Innanzitutto, si nota la conferma che le
Come suggerisce il nome, questa modifica comporta anche un incremento di cilindrata e potenza (come è già accaduto con la Murciélago LP640): difatti, 560 sta ad indicare la potenza in cavalli, 4 sta per le ruote motrici, mentre la sigla LP indica come per la sorella maggiore la posizione del motore (longitudinale posteriore). I 560 cavalli, sviluppati a 8000 rpm, sono stati ottenuti grazie a un aumento di cilindrata fino a 5204cc e all'adozione dell'iniezione diretta della benzina. La coppia invece passa a 540Nm a 6500 rpm. Questo rinnovato propulsore, sempre V10 con angolo fra le bancate di 90°, 4 valvole per cilindro e doppio albero a camme in testa, permette alla supercar italo-tedesca di raggiungere i 100km/h da ferma in soli 3,7 s e di arrivare a una velocità massima di ben 325km/h. Il tutto con una riduzione di consumi e di emissioni (oramai questi aspetti vengono ritenuti importanti anche quando si parla di supercar) quantificabili attorno al 18%.
Nuove sospensioni, modifiche alla trazione integrale e un'aerodinamica migliorata rendono ancora più efficace quest'auto, assieme al peso che nonostante l'aumento di cilindrata è rimasto praticamente identico alla versione precedente.
Degno di nota è anche il rinnovato cambio e-gear, probabilmente uno dei punti deboli della precedente Gallardo. Completamente ridisegnato e alleggerito, ora offre l'inedita modalità "Corsa", che garantisce risposte più rapide del motore e tempo di cambiata diminuito del 40%.
I freni sono sviluppati da Brembo, con dischi da 365mm e pinze a 8 pistoncini all'avantreno, e dischi da 356mm e 4 pistoncini al retrotreno; sono anche disponibili come optional i freni in materiale carbo-ceramico. Gli pneumatici sono invece appositamente realizzati da Pirelli, della famiglia P-Zero: le loro dimensioni sono 235/35 ZR19 avanti e 295/30 ZR19 dietro.
Gli interni sono rimasti pressocchè invariati rispetto all'originaria Gallardo: qui è sempre abbastanza evidente la derivazione Audi dei componenti elettronici dell'auto, come d'altronde la sua quasi totalità. Essi sono personalizzabili con rivestimenti in pelle, Alcantara e fibra di carbonio, oltre al programma Ad Personam che permette combinazioni di colori e materiali per gli interni virtualmente infinite.
All'esterno troviamo nuovi tipi di cerchi: oltre a quelli denominati Apollo, di serie, ci sono i Callisto (a 5 razze, verniciati in nero) e gli originali Cordelia (multirazza incrociati, lucidati). Nel programma Ad Personam sono comprese nuove tinte pastello: Nero Nemesis, Bianco Canopus e Marrone Apus.
Cosa strana per una Lamborghini, questa Gallardo sa anche essere confortevole: numerose chicche tecnologiche sono disponibili, di serie o opzionali, per l'abitacolo: navigatore, impianto multimediale di alta qualità, rivecitore Bluetooth, clima automatico a 2 zone, telecamera per il parcheggio sono solo alcune di esse. Tutto ciò, assieme ad altri accorgimenti come il sollevamento della parte anteriore dell'auto per evitare piccoli ostacoli quali dossi o garage angusti, la rendono anche vivibile per l'uso quotidiano (a patto di accettarne i consumi, ma questo non dovrebbe rappresentare un problema per l'acquirente medio di quest'auto).
Insomma, la ricetta di base che ha portato tanto successo alla Gallardo non è cambiata; è lecito quindi aspettarsi lo stesso successo anche da questa nuova versione più potente.
P.s. Infine una brutta notizia per gli appassionati: l'arrivo di questa LP560-4, che rappresenta il restyling della Gallardo, ha decretato la fine della produzione della Superleggera...
Nessun commento:
Posta un commento