domenica 27 aprile 2008

Un'inaspettata sorpresa

Lasciatemi fare una premessa: come certamente sa chi mi conosce di persona (e conosce i miei gusti in fatto di automobili), io non sono proprio un amatore dello stile "flame-surfaced" iniziato grazie a (o dovrei dire "per colpa di"?) Chris Bangle. Diciamo che il mio disprezzo per il nuovo corso stilistico BMW è pari al mio apprezzamento per le superlative doti dinamiche e motoristiche del marchio di Monaco.
Questo ovviamente è un mio parere personale, molte persone saranno in totale disaccordo con me. Era tuttavia doveroso da parte mia fare questa premessa, per farvi capire in che ottica vedo io questa concept commemorativa del marchio biancoblu.


Presentata durante il Concorso D'Eleganza Villa D'Este (che BMW sponsorizza dal '99), questa concept si chiama M1 Hommage. Rende, appunto, omaggio dalla leggendaria M1 in occasione dei suoi 30 anni (la produzione, infatti, iniziò nel '78). La linea della Hommage si ispira fortemente a quella della M1 "originale", unendo le sue linee tese a un pizzico di attuale design BMW.
Questa è la ricetta che ha dato vita, a parer mio, a una macchina stilisticamente molto ben riuscita, sebbene ci siano particolari (nella fiancata e nel posteriore) che credo andrebbero rivisti. La parte davvero riuscita, quella che mi fa dare un giudizio davvero positivo al design di quest'auto è sicuramente il frontale. Guardatelo. Finalmente privo di quei fari anteriori che cercano inutilmente di arrampicarsi sul cofano e sulla fiancata, con un anteriore così perfettamente piatto e poco sviluppato in altezza, il cofano che termina a V, la forma a cuneo del frontale visto di fianco. E quella presa d'aria nell'anteriore (che sa vagamente di Alfa Romeo), dalla quale sembra spuntare dal nulla il classico doppio rene, e alle cui estremità sono incastonati 4 fari tondeggianti (ah i bei tempi andati...), così sottili da sembrare delle strisce.
Il risultato è di un'aggressività stupefacente, sconosciuta dagli altri attuali modelli della Casa di Monaco; sempre a mio modesto parere.
Meno entusiasmanti sono invece la fiancata, un po' troppo tormentata, e il posteriore, decisamente la parte meno riuscita di quest'auto. Unisce elementi vintage come il cofano motore con elementi decisamente futuristici come i fanali e tutto il paraurti posteriore; il risultato non è del tutto armonioso. In queste zone si fa più viva l'influenza di Bangle.
Dettagli tecnici? Interni? Sconosciuti. Verrà prodotta? Nessuna parola a riguardo, molto probabilmente tutto dipenderà dalla reazione che vedranno da Monaco. In fondo, Mercedes si è lanciata già da un bel po' nel mondo delle supersportive con la SLR McLaren, e si sta preparando a rifarlo. Audi ha ottenuto un enorme successo, sia in termini di vendite che di immagine, con la R8. Perché BMW non potrebbe prendersi una fetta di torta? Questa concept, rivista in qualche punto, sarebbe perfetta.

Ah dimenticavo, il design della Hommage è opera di Bertone, così come quello della M1 originaria. Forse avrei dovuto aggiungerlo prima...


giovedì 17 aprile 2008

La forza della passione

Da Enzo Ferrari a Ferruccio Lamborghini, i grandi nomi dell'automobilismo italiano sono sempre stati contraddistinti da una grande caparbietà e forza d'animo.
Fa piacere vedere che tali qualità sopravvivono ancora oggi in alcune persone: lampante è l'esempio di un 47enne abitante dell'Emilia Romagna (dove, altrimenti?), tale Moreno Filandri.
Egli negli ultimi 4 anni ha progettato e realizzato da solo una sua vettura sportiva a motore centrale, da lui denominata Uragano. Ogni componente, dai freni alle sospensioni, è opera sua. Eccezion fatta per il motore, un 4,2 litri V8 che Filandri ha preso da una Audi A8 e successivamente rinvigorito con un turbocompressore.
L'auto ha un aspetto decisamente aggressivo, piantata a terra com'è e con la sua carrozzeria di "nudo metallo", priva di vernice. Alcuni tratti estetici ricordano le Ferrari di qualche anno fa, mentre nel cofano anteriore si nota una leggera influenza Corvette.
Al momento non si conoscono i dati relativi alle prestazioni.
Il signor Filandri, appassionato di motori sin da bambino, abita in un paesino vicino Imola,
Fontanelice, dove ha realizzato il suo progetto.
A lui vanno i miei più sinceri complimenti, e i miei migliori
auguri per il futuro. Continui così, signor Moreno.