martedì 29 luglio 2008

Grandi progetti per la R8 V10

Il celeberrimo circuito del Nurburgring rappresenta, come tutti ben sappiamo, la pista preferita dalla maggioranza delle Case automobilistiche per sviluppare i suoi modelli più sportivi -ma non solo-, data la sua caratteristica completezza che mette in luce pregi e difetti di un'auto. Dunque per le auto più performanti ottenere un ottimo tempo sul famoso tracciato tedesco rappresenta un motivo di grande prestigio, un'ottimo modo per farsi pubblicità. Prima la Nissan GT-R lancia la sfida con 7'35", la Corvette ZR-1 risponde con 7'26"; Nissan ora sta per rilanciare con la GT-R V-Spec, per la quale si pronostica un tempo di 7'25". Un bello schiaffo morale per i costruttori tedeschi, per i quali questo circuito è "di casa", e non solo per l'effettiva vicinanza geografica. Tuttavia, nessuno di essi rimane fermo a guardare, com'è lecito aspettarsi.
Nemmeno Audi, la quale prevede grandi cose per la sua R8 V10 di prossima uscita. Per essa infatti si prevede un tempo sul 'Ring migliore di ZR1 e GT-R. Vale a dire, meno di 7'26" (che diventerebbero 7'25" se il tempo della GT-R V-Spec venisse confermato). Il motore che dovrebbe assicurare tale ambizioso risultato sarà un nuovo V10 aspirato, con la cilindrata tra i 5 e i 5,2 litri, con una potenza nell'ordine dei 500-530cv: il V10 biturbo già usato per la RS6 è stato abbandonato, come già detto precedentemente, per problemi di raffreddamento.
Gli interrogativi ci sono, e non pochi, perchè tale traguardo è non di poco conto: innanzitutto, GT-R e Corvette dispongono di motori sovralimentati, il che garantisce loro molta potenza e coppia già da basso numero di giri; molto probabilmente il V10 Audi, essendo aspirato, non garantirà le stesse caratteristiche; un buon aiuto, tuttavia, dovrebbe derivare dalla immancabile trazione integrale.
Altro interrogativo riguarda la posizione di Porsche, la quale sta assumendo sempre più il controllo del gruppo VAG. E una R8 più veloce sul 'Ring di una Carrera GT potrebbe risultargli alquanto scomoda.
Come ultima cosa, inoltre, la notizia non è ufficiale, ma deve ancora essere confermata.
Tuttavia, personalmente non mi stupirei di tale notizia, rispecchia la tipica caparbietà del marchio. Certo la concorrenza è agguerrita, non sarebbe cosa facile: c'è anche da considerare l'imminente avversaria Lexus LF-A, con un tempo non ufficiale di 7'24". Senza dimenticare la futura Honda NSX, e chissà cos'altro ci riserva il futuro.
Non ci resta che attendere e osservare, la "battaglia del Nurburgring" è appena cominciata.
Nel frattempo, ecco alcune foto della R8 V10 in veste praticamente definitiva, per la quale il debutto è programmato al Paris Motor Show in ottobre.


sabato 19 luglio 2008

Puro spirito Yankee

Bisogna ammettere che la testardaggine di GM e Chrysler è degna di lode. Entrambi i colossi automobilistici a stelle e strisce stanno vivendo, come tutti ben sappiamo, una crisi nera (assieme anche a Ford). La causa è da ricercare nella crescente concorrenza dei marchi esteri, nipponici in primis, nel prezzo del petrolio alle stelle, e nella scarsa capacità di adattarsi alle richieste del mercato, che vuole veicoli di qualità maggiore e meno assetati. Non si può negare, tuttavia, che i progressi ci sono stati ultimamente, chi più chi meno. Nonostante ciò le Big Three non hanno dimenticato le loro radici, scentendando in grande stile la corsa alle muscle car odierne. Ford si appresta a rinnovare la sua Mustang, Dodge ha presentato da un pò di tempo la sua Challenger, e ora Chevrolet presenta ufficialmente la tanto attesa Camaro.

Nessuna sopresa per quanto riguarda l'estetica, in fondo GM ci ha deliziato per tantissimo tempo con muletti totalmente privi di camuffatura; e inoltre, l'aspetto è del tutto simile a quello della Camaro concept, i cambiamenti sono difficili da trovare anche per un occhio allenato.
Fiancata con i muscoli bene in vista, passaruota larghi e sporgenti, frontale e coda possenti, tetto sfuggente, e ciliegina sulla torta l'immancabile power dome sul cofano motore. Il risultato è un'auto imponente ed aggressiva, estremamente accattivante: una vera muscle car.
Anche gli interni non riservano sorprese, rispetto a quelli dei muletti. Il loro aspetto è molto moderno, ma contemporaneamente mostrano richiami agli anni '70 (vedasi la grafica di tachimetro e contagiri). L'insieme è sicuramente d'effetto, sebbene di primo impatto possano sembrare un pò scarni. Si spera che la qualità delle plastiche, punto dolente delle GM made in USA, sia perlomeno accettabile.
Delle muscle car di qualche decennio fa, questa nuova nata ha ereditato l'aspetto aggressivo, ma per fortuna non il deludente comportamento stradale. I tenici GM hanno infatti sviluppato con particolare attenzione il reparto telaio e sospensioni, vedremo il loro risultato con le prime prove su strada. Anche i motori, strano a dirsi, sono stati sviluppati tendendo d'occhio i consumi di carburante, oltre ovviamente alle norme anti-inquinamento. Si va da un 3,6 V6 da 296cv, disponibile negli allestimenti LS e LT, fino al 6,2 V8 da 416cv, di orgine Corvette, per la top di gamma SS. Quest'ultimo tuttavia, porta con sè la possibilità di disattivare una bancata di cilindri per limitare i consumi. Sempre in quest'ottica si sta considerando l'utilizzo di un 2,0 litri 4 cilindri in linea turbocompresso, forte di 265 cavalli, già utilizzato su altre auto del gruppo (ad esempio la "nostra" Opel GT). Per lo stesso motivo, la versione high performance Z28, che avrebbe dovuto usare il V8 in versione sovralimentata (per una potenza totale attorno ai 500cv), è stata cancellata.
Completano il pacchetto la trasmissione a 6 rapporti, manuale o automatica, freni Brembo a 4 pistoncini per la SS, e una ripartizione del peso pressocchè ottimale (52/48), ulteriore garanzia di un buon comportamento stradale. A proposito, il peso si attesta attorno ai 1700kg per la versione V8. Non è proprio un peso piuma, però tutto sommato non è nemmeno un cattivo risultato.
General Motors conta di vendere circa 100mila esemplari annualmente, a cominciare da febbraio '09 quando la produzione inizierà nella fabbrica di Oshawa, in Ontario.
Non si conoscono ancora i prezzi, ma sicuramente saranno molto bassi, perlomeno in America 8si parla di appena 20mila dollari come prezzo d'attacco). Se verrà importata anche da noi, molto porbabilmente il prezzo salirà, con una base attorno ai 30/35 mila €.
Vedremo se il mercato premierà questo coraggio di GM, o se l'elevato prezzo del petrolio sbarrerà la strada a questa popolare sportiva a stelle e strisce. Vista l'attesa e le enormi discussioni che ha scaturito, io direi proprio che si tratterà di un successo.

lunedì 14 luglio 2008

Jaguar XF-R: fugace apparizione al Goodwood Festival of Speed



Dopo il passaggio di un prototipo della Nissan GT-R l'anno scorso, sembra stia nascendo la moda per le Case automobilistiche di presentare i loro modelli più sportivi all'annuale Goodwood Festival of Speed. Presentare, a dire il vero, è una parola grossa, perchè si tratta di fugaci apparizioni di prototipi con tanto di camuffatura. Quest'anno, Jaguar, quasi a voler rivendicare la nazionalità del famoso evento d'Oltremanica, ha voluto lasciare l'acquolina in bocca ai palati più fini mostrando la XF-R, versione pompata della bella berlina XF. Un modello che rappresenta un punto di svolta per la Casa inglese, e questa specifica versione ne rappresenta il cavallo di battaglia per sfidare le versioni più potenti della Triade tedesca. Il che non è un compito facile.
La XF-R si è esibita in un bel sovrasterzo, contornato dalla sinfonia del suo nuovissimo V8 con compressore volumentrico forte di circa 500 puledri. In livrea nera, lasciava intuire le forme molto aggressive del modello di serie, sebbene il frontale fosse ancora camuffato. Si notano i quattro terminali di scarico, minigonne più sviluppate, cofano bombato e si intuisce un paraurti anteriore più cattivo. Il tutto, ovviamente, senza intaccare l'eleganza di cui può vantarsi la XF.
La presentazione dovrebbe avvenire, salvo contrattempi, al British Motor Show di prossima apertura. Io, personalmente, mi aspetto grandi cose da quest'auto.

video preso da PistonHeads

sabato 12 luglio 2008

Mercedes SL65 AMG Black Series: cattiva ed esagerata

Definirla bella è un po' una forzatura. Elegante, meno che mai. Tecnologicamente avanzata? L'elettronica c'è a vagonate, ma non certo con quel V12 a 3 valvole per cilindro che ha qualche annetto sulle spalle. Sono due le parole giuste per definire la nuova arrivata della famiglia AMG: cattiva ed esagerata.
Già la SL aveva perso non poca eleganza, in occasione del restyling, quando furono introdotti i nuovi fari anteriori e la nuova calandra. Elementi molto aggressivi, ma che stonavano con l'eleganza che dovrebbe avere la famosa roadster teutonica. Sembra che queste modifiche siano state fatte tenendo in mente esclusivamente la versione Black Series: con passaruota esageratamente grandi, paraurti rasoterra con prese d'aria enormi e alettone retrattile il nuovo frontale sembra trovarsi proprio a suo agio. Insomma, probabilmente non è l'auto ideale per chi ama passare inosservato. Ma con quel che si ritrova sotto il cofano, non è neanche l'auto adatta agli ambientalisti convinti. Si tratta infatti del noto V12 utilizzato dalle 65AMG, con una cilindrata di 6,0 litri e due turbocompressori. Si parlava potesse sviluppare la potenza da capogiro di 720cv, che poi sarebbero stati limitati a 680 per non danneggiare la meccanica. Il dato reale è leggermente più basso, sebbene comunque sia una cifra esagerata: 661cv, superiori anche a quelli della SLR McLaren. Nessuna rivelazione circa la coppia, ma sicuramente supererà i 1000Nm previsti dalle altre 65AMG. Sebbene abbia questa enorme quantità di cavalli, non può essere considerata un'auto sportiva nel senso stretto del termine: motivo principale è il peso, che nonostante l'alleggerimento di 250kg si attesta comunque a 1870kg. Si tratta pur sempre di una Mercedes, non può avere certo un abitacolo spartano. Il peso è stato abbassato rimuovendo altre componenti, tra cui il dispositivo di apertura del tetto: ciò la rende di fatto una coupè. Nonostante il peso, com'è facile immaginarsi i dati relativi alle prestazioni sono sbalorditivi: 3,9 secondi per il classico 0-100km/h, e 320km/h di velocità massima.
Insomma, non è facile trovare un ruolo preciso per quest'auto. Non è una elegante GT (sebbene il modello base lo sia), dato il look estremo. Non è un'auto sportiva, dato il peso. E inoltre c'è già la SLR McLaren, rispetto alla quale è più potente anche se meno costosa ed esclusiva. So solo che è esagerata in tutto, un controsenso su quattro ruote. Cattiva ed esagerata. E per questo, devo confessare che un pò mi attrae.

mercoledì 9 luglio 2008

Sono tra noi


Chi saranno mai questi misteriosi individui senza volto? Alieni? Uomini che indossano una maschera? E per quale motivo nascondono il loro viso? Chi sono queste persone?
Quel che è certo è che sono stati visti in numerosi eventi mondani in Gran Bretagna (rigorosamente in abito scuro), tra cui il Torneo di Wimbledon, l'apertura del periodo di vendite estivo di Harrod's e un ricevimento di Elton John. Apparentemente non c'è nessun nesso tra questi avvenimenti. Che sta succedendo, quindi?
I mass-media sono rimasti spiazzati, e alcuni cercano di darsi spiegazioni: è il caso del quotidiano britannico Daily Mail, che parla in modo allarmistico di faceless aliens.
Tranquilli, in realtà una spiegazione razionale c'è, per quanto lascierà gli aspiranti Mulder e Scully con l'amaro in bocca. Le misteriose persone senza volto non sono altro che una tanto divertente quanto inusuale trovata pubblicitaria della Lotus per reclamizzare la sua nuova sportiva di prossima uscita, per ora nota come Eagle. Si tratta di attori ingaggiati dalla Casa britannica per confondersi tra la folla e attirare l'attenzione: direi che ci sono riusciti molto bene. Quale sia l'effettivo nesso fra Lotus e la sua nuova auto con le persone senza volto, francamente non ne ho la più pallida idea.
Tutto ciò che so è che fra 13 giorni sapremo la verità. Siate pronti.


lunedì 7 luglio 2008

Nuova BMW Serie 7: indietro sui suoi passi


Da quando Bangle è approdato in BMW, i modelli della Casa di Monaco hanno sempre mostrato un design di rottura, lontano dal rigore stilistico delle connazionali. E il mercato ha risposto in maniera estremamente positiva. Lo stile flame-surfaced inventato dal buon Chris non è caratterizzato da mezze misure: o lo si ama, o lo si odia (io personalmente mi colloco nella seconda categoria, ma questa è un'altra storia).
Ma la nuova ammiraglia BMW fresca di debutto (solo "informatico" per ora), la Serie 7 giunta alla sua quinta generazione, non presenta più un design controverso come le sorelle minori Serie 3 e 5. Il gioco di concavità nelle fiancate è quasi sparito, i fari hanno forme più classiche. Non fa niente per nascondere l'importanza delle sue notevoli dimensioni. E questo si vede benissimo, perchè il risultato è una berlina massiccia e imponente, ma poco filante. Paradossalmente, si nota maggior sforzo nel conferire una linea filante sulla odierna Mercedes Classe S. Insomma, sembra quasi sia passata da un eccesso all'altro, la linea di questa nuova Serie 7 può essere ritenuta banale non da pochi. Non pensavo di dover mai dire questo di una BMW. Come se non bastasse, ci sono alcuni particolari che ne rovinano la vista d'insieme: un peccato, perchè comunque le proporzioni sono azzeccate. Innanzitutto, ciò che stona di più è il classico doppio rene che caratterizza le auto del costruttore bavarese: in quest'ultima interpretazione è troppo sviluppato in altezza, se fosse stato un pò più sottile avrebbe regalato al frontale un pò di quell'aggressività di cui ha tanto bisogno. Poi ci sono i fari posteriori, forse unico tentativo dei designer di conferire all'auto un pò di dinamicità. Il risultato purtoppo sono dei fari troppo grossi, sproporzionati con il resto del posteriore. La fiancata abbastanza pulita fa un bell'effetto, nonostante ricordi molto da vicino la Lexus LS.
Anche gli interni sono stati realizzati in maniera più "tradizionalista", però il risultato è nettamente migliore qui: torna la classica consolle centrale orientata verso il guidatore, e ora la leva del cambio (rigorosamente automatico, e dall'aspetto un pò furutistico) è collocata lì dove dev'essere. Immancabile il sistema iDrive, che trova posto a fianco della già citata leva del cambio.
Sotto il cofano per il momento troviamo tre motori, due benzina e un diesel, come al solito tecnologicamente molto avanzati. La parola d'ordine è downsizing: le due versioni a benzina sono la 750i, equipaggiata da un 4,4 litri V8 biturbo da ben 407cv e 600Nm, e la 740i con il noto 3,0 litri 6 cilindri in linea biturbo che sviluppa qui 326cv e 450Nm. Diesel per ora c'è solo la 730d, con il 3,0 litri 6 cilindri in linea nella configurazione da 245cv e 540Nm. Il tutto con una notevole riduzione di consumi ed emissioni, sia per i benzina che per il diesel.
Non mancano le numerosissime chicche elettroniche che ci si aspettano da un'auto di tale livello: dalle telecamere utili per le manovre alle sospensioni pneumatiche, dal cuise control adattivo ai fari che ruotano in curva.
Tornando a parlare dell'estetica, questa rinnovata pulizia stilistica può riverlarsi positiva per quelli che, come me, non sono dei sostenitori dello stile di Bangle. Il primo risultato necessita, a mio parere, di esser rivisto. Ma confido nel fatto che nei prossimi modelli questo nuovo stile inizierà a dare i suoi frutti.

domenica 6 luglio 2008

Ford Focus RS: la sobrietà fatta auto

Come sta accandendo molto spesso ultimamente, lo sviluppo di questa versione estrema della Ford Focus ha richiesto un bel pò di tempo, facendo parlare molto di sé fra gli appassionati e sollevando molti dubbi riguardo alle specifiche tecniche. Caratterizzata da uno stile estremamente appariscente (specie nei colori più sgargianti), forse anche troppo, considerando la sua più sobria progenitrice. Questa nuova versione invece, con presa d'aria anteriore gigantesca, paraurti e minigonne rasoterra, uno spoiler non proprio discreto, un estrattore aerodinamico che fa bella mostra di sè al posteriore e prese d'aria su cofano e fiancate sembra quasi più esagerata della Focus WRC. All'interno, sedili Recaro, finiture in carbonio, strumentazione aggiuntiva in cima alla consolle centrale e altri particolari contribuiscono a dare all'auto una forte connotazione racing.
Connotazione che non lascia delusioni una volta che si sbircia sotto il cofano: spinta dal medesimo 5 cilindri in linea sovralimentato di origine Volvo che equipaggia la Focus ST, qui il motore è stato ampiamente rivisto (sebbene la cilindrata sia rimasta di 2,5 litri) per erogare la bellezza di 300cv e 410 Nm di coppia massima.
Il tutto alle sole ruote anteriori. Sì, la trazione integrale di cui si parlava, sicuramente un aiuto molto importante per gestire tale potenza, è assente. I tecnici Ford hanno però messo a punto un differenziale anteriore a slittamente limitato, che assieme alle sospensioni anteriori ridisegnate dovrebbe limitare il sottosterzo di potenza. Vedremo con le prime prove su strada se tale sistema risulta efficace per la guidabilità dell'auto, perchè effettivamente 300 cavalli confinati alle sole ruote anteriori sono davvero tanti. Le promesse per quanto riguarda le prestazioni sono di tutto rispetto, con uno 0-100km/h stimato al di sotto dei 6 secondi.
La presentazione avverrà il 22 luglio al British Motor Show, mentre le vendite dovrebbero iniziare con l'arrivo del 2009. Vedremo se fare i complimenti o no ai tecnici Ford.