giovedì 26 marzo 2009

In arrivo una Reventon roadster?

Se credevate che la LP670-4 fosse l'ultima evoluzione della longeva Murciélago, vi sbagliavate.
Sembra che infatti sia in arrivo una versione roadster della estrema Reventon (la quale è basata sulla Murciélago LP640, vi ricordo).
Il V12 dovrebbe essere ancora più potente di quello utilizzato nella Reventon coupè: si tratterebbe infatti della stessa unità da 670cv utilizzata per la SuperVeloce, al momento la Lamborghini più veloce mai costruita.
Se già la coupè è stata costruita in un numero limitatissimo di esemplari, questa roadster verrebbe prodotta in sole 9 unità, con il prezzo -già elevatissimo- di conseguenza ancora maggiore.
Chiaramente, si tratta solo di notizie non confermate. Però, l'arrivo di modello V12 tutta nuovo sembra sempre più lontano. La Murciélago si merita a pieno titolo, a questo punto, l'appellativo di Highlander....

domenica 8 marzo 2009

Lentissima SuperVeloce

Solo poche auto possono vantare altrettanta lentezza nel loro sviluppo come la Murciélago SV. Le prime indiscrezioni e i primi muletti risalgono a più di un anno fa. Dopo varie versioni speciali, ora finalmente è arrivato il suo momento: la Murciélago LP 670-4 SuperVeloce (questo è il suo nome per intero) è arrivata, presentata al Salone di Ginevra.

Come la sigla suggerisce, i cavalli sono arrivati alla spaventosa cifra di 670, e la trazione è rimasta integrale. Quest'ultimo particolare può causare non poco disappunto, visto che per una versione estrema come questa era lecito aspettarsi la trazione posteriore. Ma non siamo frettolosi, aspettiamo di vedere come si comporterà realmente per poter tirare delle conclusioni. D'altronde, grazie all'uso estensivo di fibra di carbonio e ad altri materiali, c'è stata una riduzione di peso di ben 100kg rispetto alla versione standard, garantendo un rapporto potenza/peso di appena 2,3 kg/cv. Ancora altri dati tecnici: grazie anche alla coppia massima di 660Nm sprigionata dal 6,5 litri V12, questa supercar estrema riesce a raggiungere i 100km/h da fermo in 3,2 secondi, con una velocità di punta di 342 km/h. La trasmissione è affidata sia al classico robotizzato e-gear, oppure ad un ancor più classico manuale a 6 rapporti.
Bene, ora è il momento di parlare dell'estetica, che ho volutamente lasciato per ultima.
Non c'è che dire, a parer mio è in gran parte ben riuscita. Cattivissima, nel frontale e nella fiancata, come è ovvio che sia.
Poi arriva il posteriore.... Cattivissimo anch'esso, forse ancor più dell'anteriore. Quell'enorme terminale di scarico sembra puntarti come la bocca di un cannone. L'alettone è, a mio parere, il colpevole di rovinare tutta la linea dell'auto. Non dico che senza starebbe meglio, però la sua aggressività sembra più quella di un tuner che non quella che ci si aspetta da una Lambo marchiata SV. E il suo ideale prolungamento verso l'estrattore aerodinamico non migliora certo le cose.
Un vero peccato, perché le premesse erano ottime. Quella che doveva essere l'ultima, estrema versione della supercar Lambo prima del suo pensionamento (peraltro caratterizzata da un nome storico) sembra essere una Murciélago tunizzata.

Cambiamenti

Lo so, dall'ultima volta che ho scritto su questo blog è passato un bel po' di tempo. Esami universitari, e vari progetti, mi hanno tenuto occupato per più di un mese.
Bene, adesso sono tornato, e con qualche novità in serbo per voi. Innanzitutto, annuncio la nascita di un nuovo blog, quattro fever, questa volta monotematico, ovvero dedicato esclusivamente ad Audi.
Gearbox rimarrà attivo, ovviamente, seppur privato delle notizie sui Quattro Anelli, che troverete invece nel novello blog.
Almeno, finché non prenderà piede un altro progetto, di cui al momento non posso anticiparvi nulla...

mercoledì 28 gennaio 2009

ALMS 2009: i grandi nomi

In un periodo in cui il mondo delle corse automobilistiche vede sempre più costruttori ritirarsi dalle competizioni per motivi economici, fa piacere vedere che per la stagione 2009 della ALMS ci sono ben due new entry.Innanzitutto Aston Martin, che presenta una LMP1 coperta, nella classica colorazione Gulf Oil, per celebrare la storica vittoria ottenuta esattamente 50 anni fa. Nel 1959, infatti, il mitico Carroll Shelby, assieme al pilota Roy Salvadori, vinse la 24 Ore di Le Mans al volante della DBR1.
Questo nuovo prototipo è basato su uno chassis Charouz, e il motore è lo stesso V12 che ha equipaggiato la DBR9, vittoriosa per 2 volte nella classe GT1. Aston si ritirerà da quest'ultima classe (mantenendo comunque il supporto ai team privati) per concentrarsi esclusivamente al progetto LMP1, in modo da riportare dopo tanto tempo il titolo in Gran Bretagna.

L'altra new entry viene dal Sol Levante: Acura raddoppia la sua presenza nella ALMS schierando la nuova ARX-02a in LMP1, a fianco del prototipo già vittorioso in LMP2, che continuerà a correre. Poco o niente si sa su questa nuova vettura, se non che sarà dotata anche lei di un motore a benzina.

I Diesel, insomma, rimangono appannaggio delle due acerrime rivali, Audi e Peugeot.
Quest'ultima ha già presentato la 908 HDi FAP Hybrid, la sua nuova, micidiale arma per cancellare gli insuccessi degli ultimi tempi.
Audi, infine, non resterà certo a guardare, ha bisogno di qualcosa di nuovo per poter mantenere la sua superiorità nella 24 Ore. Verrà infatti schierato un nuovo prototipo, chiamato R15, mentre la R10 parteciperà anch'essa alla gara attraverso un team privato.
Lo sviluppo della R15 è tenuto in gran segreto. Le notizie trapelate sono pochissime: continuerà ad essere Diesel, e coninuerà ad essere aperta, al contrario di Aston e Peugeot che prevedono un cockpit chiuso. Alcune voci dicono che il motore sarà V8, altre V10, altri ancora sostengono che continuerà ad essere V12. A detta dei tecnici di Audi Sport, verrà data ancora maggiore importanza al concetto di fuel efficiency piuttosto che alla potenza pura.
D'altronde, con un'altra vittoria i Quattro Anelli eguaglierebbero Ferrari come numero di vittorie nella storia di questa 24 Ore, preceduti solo da Porsche.

Tutti estremamente motivati, insomma, per una gara che si preannuncia più combattuta del solito. Che vinca il migliore.

venerdì 23 gennaio 2009

Il miglior sound V8 - risultati

Si chiude il sondaggio ideato da me e da Jag sul miglior sound delle auto V8.

Di seguito il podio:

3° posto: Jaguar XKR-S
La XKR-S si porta a casa una medaglia di bronzo molto combattuta, strappandola alla connazionale V8 Vantage e -ahimè- alla R8. Mostra appieno tutto il fascino del suo baritonale V8, unito al caratteristico sibilo del compressore volumetrico.



2° posto: Ferrari F430 Scuderia
L' urlante V8 della F430 Scuderia, con la sua acuta tonalità tipica del Cavallino, ottiene la più che onorevole medaglia d'argento. Dopo aver ricoperto il ruolo di asso pigliatutto nelle semifinali, è stata pesantemente sconfitta dalla vincitrice.



1° posto: Alfa Romeo 8C Competizione
Ecco la vincitrice, colei che guadagna la medaglia d'oro in questa gara. Così come per la sua carrozzeria da capogiro, anche il suo sound richiama le gloriose GT ad 8 cilindri dei tempi passati, per un risultato senza dubbio mozzafiato. E difatti, nelle finali ha fatto la parte del leone, ottenendo una netta vittoria sulla più blasonata cugina.
Un capolavoro di cui ogni Alfista non può che essere orgoglioso.


Un ringraziamento, infine, va a tutti voi che avete partecipato al sondaggio: attraverso le vostre preferenze, avete reso possibile questa piccola ma entusiasmante iniziativa, alla quale certamente ne seguiranno altre.
Grazie di cuore, da parte mia e di Jag.

lunedì 19 gennaio 2009

Born to be wild

Non è facile trovare un motivo razionale per cui la gente è attratta da quest'auto: la qualità degli interni è abbastanza deludente, tecnicamente non è certo al passo coi tempi, e come auto sportiva lascia alquanto a desiderare. Eppure ce ne sono di estimatori della Dodge Challenger, e neppure pochi. Il suo aspetto da muscle-car, la sua arroganza, l'anacronismo dei suoi V8 in un mondo di fuel efficiency: questo è il segreto del suo successo. In poche parole, è una tipica auto americana di trent'anni fa trasportata ai nostri tempi, per la felicità dei nostalgici. D'altronde, il suo fascino è innegabile, anche per gli appassionati di auto del Vecchio Continente. E lo è ancora di più, in questa edizione speciale denominata Classic:


Altro non è che la versione
media della gamma, dotata del 5,7 litri V8 Hemi con piccole modifiche estetiche e uno scarico modificato per ottenere un suono ancora più cupo. La fiancata presenta delle strisce lungo la linea di cintura dall'aspetto molto old-school, così come gli specifici cerchi cromati. Completano il tutto il tappo del serbatoio cromato e la la scritta "Challenger" in corsivo, tutti particolari che richiamano l'omonima progenitrice degli anni Settanta. I colori disponibili sono quelli delle versioni normali, tra cui il classico Hemi Orange, a cui poi si aggiungerà un'inedita tonalità di blu (in foto).
Si possono sollevare mille obiezioni, insomma, per quest'auto. Non è l'auto giusta per questo momento di crisi, il costruttore rischia seriamente la bancarotta, tutto quello che volete. Ma per un attimo, provate a non vederla con razionalità, ma solo con la passione. E vedrete che tutto avrà più senso.

giovedì 8 gennaio 2009

Il miglior sound V8 - finali

Passiamo all'ultima fase della nostra iniziativa Il miglior sound V8.
Le due vincitrici (entrambe in maniera schiacciante) delle semifinali, sono la Ferrari F430 Scuderia e l'Alfa Romeo 8C Competizione, rispettivamente nel mio blog e in quello di Jag. Una sfida tutta italiana, dunque, Scuderia vs 8C, per determinare la vincitrice (la sconfitta otterra un comunque notevole secondo posto).
Assegnati il primo e il secondo posto, inoltre, c'è da assegnare la medaglia di bronzo: qui si scontreranno l'Audi R8, seconda classificata nel mio girone di semifinali, contro la Jaguar XKR-S e l'Aston Martin V8 Vantage, entrambe seconde classificate ex-aequo nel girone di Jag. La vincitrice otterrà il terzo posto, mentre le due sconfitte verranno purtoppo eliminate.
Qui di fianco trovate la sfida Alfa Romeo 8C Competizione vs Ferrari F430 Scuderia, per il primo e il secondo posto, mentre nel blog di Jag trovate la sfida per il terzo posto, Aston Martin V8 Vantage vs Audi R8 vs Jaguar XKR-S.
Rinnovo le raccomandazioni di votare in entrambi i sondaggi, e basandosi esclusivamente sul suond dell'auto. Inoltre, vi ringrazio di cuore per aver preso parte a questa piccola iniziativa, e per averci aiutato a realizzarla.
Bene, e adesso, a voi la parola.

Alfa Romeo 8C Competizione4,7 litri V8, 450cv a 7000rpm, 470Nm a 4750rpm

Ferrari F430 Scuderia
4,3 litri V8, 510cv a 8500rpm, 470Nm a 5250rpm


lunedì 5 gennaio 2009

L'evoluzione della specie


"Le auto sportive di oggi non riescono più a trasmettere le sensazioni di quelle di una volta, ora c'è l'elettronica che governa tutto, prima era nettamente meglio."

Argomento scottante, di cui almeno una volta ogni appassionato di auto si è trovato a discutere. Quale sia la verità, non è facile da determinare (anche se ognuno ha una propria idea in merito), nè tantomeno è l'obiettivo di quanto vi sto per dire.
Quelli che sostengono ciò, va detto, non hanno tutti i torti, perchè se è vero che questa tesi non può valere in generale, è innegabile che ci sono numerosi esempi di auto sportive e blasonate che col passare degli anni -e l'arrivo di nuove generazioni- hanno perso un pò di smalto in favore dei semplici, sterili numeri. Un lampante esempio di questo fenomeno può essere l'attuale Subaru Impreza STi, che ha lasciato deluso più di un appassionato, per la mancanza di emozioni che sapevano invece regalare le sue antenate.
Qui è intervenuto lo specialista inglese di Subaru Lichtfield Imports, creando la Type-20, versione migliorata della Impreza STi Jap-spec che cerca di colmare le lacune della versione di serie. Quale modo migliore per saggiare gli sforzi compiuti, dunque, se non quello di confrontare questa Impreza Type-20 con due delle più famose homologation specials degli anni passati?
Se lo sono chiesti quelli di Driver's Republic (a tal proposito, devo ringraziare nuovamente Lord Markus per la sua segnalazione, senza la quale non sarei ora a conoscenza di questo ottimo sito).
Una delle altre due auto è una Mitsubishi Lancer Evo VI Tommi Makinen Edition (conosciuta anche come TME o Evo 6,5), creata nel '99 per celebrare la conquista del quarto titolo piloti rally consecutivo del pilota finlandese, e considerata una delle migliori vetture stradali derivate dalle auto del Gruppo A.
L'altra non ha bisogno di molte presentazioni, è una gloriosa Audi Quattro 20v, nel suo ultimo step evolutivo con il classico 5 cilindri in linea turbocompresso da 2,2 litri e 220cv.
Due auto dal carattere opposto, ma molto simili, per mettere veramente alla prova questa nuova Impreza. Riuscirà ad uscirne a testa alta? Buona lettura.

Mi permetto, per concludere, di citare una frase che mi ha molto colpito, circa la Quattro:

"And when the digital dash flickers to life and the in-line five-cylinder engine catches and emits that honey-filled warble you're back in the '80s, and this is the coolest car on the planet."

Ah, i bei tempi andati...

venerdì 2 gennaio 2009

Il rovescio della medaglia

Iniziamo questo nuovo anno con una buona notizia (a dire il vero, la notizia risale al 2008, ma trovo il momento di parlarvene solo ora...). Come ben sapete, il design BMW, dopo il violento cambio di rotta di qualche anno fa, ora è nuovamente in evoluzione, verso un futuro quantomai incerto. Perchè, se è vero che queste ultime evoluzioni hanno tagliato alcune soluzioni un pò troppo coraggiose in favore di scelte più tradizionali, purtoppo i risultati non sono stati esaltanti: si va dalla poco dinamica Serie 7 fino alla semplicemente inguardabile X1 (mio modesto e opinabile parere, ma che tuttavia sembra non essere per nulla controcorrente). Insomma, questo nuovo filone stilistico, evoluzione del flame-surfaced di Bangle, ma senza troppi eccessi, non ha portato grandi soddisfazioni.
Finora.



Era ora. Sebbene conservi qualche piccolo particolare un pò barocco, questa nuova Z4 è senza dubbio esteticamente riuscita e ben proporzionata, con un design tutto sommato semplice e tradizionale per il tipo d'auto. Il doppio rene non esageratamente grande, la fiancata muscolosa ma non tormentata, coda non ingigantita come spesso accade nel caso delle CC. E gli interni sono decisamente lussuosi, tenendo conto che si tratta di una spider dura e pura. Ecco, è proprio qui il problema, il rovescio della medaglia. Possiamo ancora chiamarla spider dura e pura? Tecnicamente, come ci ha abituati il marchio, è ineccepibile, considerando fra le altre cose il fantastico 3,0 litri 6 cilindri in linea biturbo e un inedito cambio a doppia frizione. Il problema è che tutte queste concessioni al lusso, come l'abitacolo non certo spartano e il tetto rigido retrattile, unite alle dimensioni sensibilmente cresciute, hanno portato a un aumento del peso considerevole, quantificabile in 300kg a parità di motorizzazioni. E un aumento di 300kg, su un auto che fa del divertimento di guida la sua bandiera, è abbastanza grave. Insomma, la questione è questa: la Z4 si è trasformata da una spider dura e pura quasi in una hairdresser's car. Questo è stato il prezzo, decisamente alto, da pagare per avere un'estetica meno controversa. Di certo molti appassionati non ne saranno affatto contenti.

p.s. Un'ultima notizia, purtoppo non piacevole ma comunque inevitabile: l'arrivo della nuova Z4 sancisce la fine del mitico 6 cilindri in linea da 3,2 litri marchiato M che prima ha sevito la M3 e46 e poi la precedente Z4 M. Gli anni passano per tutti....