venerdì 2 gennaio 2009

Il rovescio della medaglia

Iniziamo questo nuovo anno con una buona notizia (a dire il vero, la notizia risale al 2008, ma trovo il momento di parlarvene solo ora...). Come ben sapete, il design BMW, dopo il violento cambio di rotta di qualche anno fa, ora è nuovamente in evoluzione, verso un futuro quantomai incerto. Perchè, se è vero che queste ultime evoluzioni hanno tagliato alcune soluzioni un pò troppo coraggiose in favore di scelte più tradizionali, purtoppo i risultati non sono stati esaltanti: si va dalla poco dinamica Serie 7 fino alla semplicemente inguardabile X1 (mio modesto e opinabile parere, ma che tuttavia sembra non essere per nulla controcorrente). Insomma, questo nuovo filone stilistico, evoluzione del flame-surfaced di Bangle, ma senza troppi eccessi, non ha portato grandi soddisfazioni.
Finora.



Era ora. Sebbene conservi qualche piccolo particolare un pò barocco, questa nuova Z4 è senza dubbio esteticamente riuscita e ben proporzionata, con un design tutto sommato semplice e tradizionale per il tipo d'auto. Il doppio rene non esageratamente grande, la fiancata muscolosa ma non tormentata, coda non ingigantita come spesso accade nel caso delle CC. E gli interni sono decisamente lussuosi, tenendo conto che si tratta di una spider dura e pura. Ecco, è proprio qui il problema, il rovescio della medaglia. Possiamo ancora chiamarla spider dura e pura? Tecnicamente, come ci ha abituati il marchio, è ineccepibile, considerando fra le altre cose il fantastico 3,0 litri 6 cilindri in linea biturbo e un inedito cambio a doppia frizione. Il problema è che tutte queste concessioni al lusso, come l'abitacolo non certo spartano e il tetto rigido retrattile, unite alle dimensioni sensibilmente cresciute, hanno portato a un aumento del peso considerevole, quantificabile in 300kg a parità di motorizzazioni. E un aumento di 300kg, su un auto che fa del divertimento di guida la sua bandiera, è abbastanza grave. Insomma, la questione è questa: la Z4 si è trasformata da una spider dura e pura quasi in una hairdresser's car. Questo è stato il prezzo, decisamente alto, da pagare per avere un'estetica meno controversa. Di certo molti appassionati non ne saranno affatto contenti.

p.s. Un'ultima notizia, purtoppo non piacevole ma comunque inevitabile: l'arrivo della nuova Z4 sancisce la fine del mitico 6 cilindri in linea da 3,2 litri marchiato M che prima ha sevito la M3 e46 e poi la precedente Z4 M. Gli anni passano per tutti....

1 commento:

Lord Markus ha detto...

Devo dire che mi ha sorpreso.
Dopo le ultime porcherie, questa BMW mi piace davvero tanto.

Peccato solo che ora sia diventata un po' come la SLK, una macchina da bar e discoteca... una hairdresser's car, come dici tu...