sabato 27 ottobre 2007

Le future Alfa Romeo torneranno a essere RWD?


Sembra che il futuro si prospetti molto roseo per gli alfisti. Dopo un periodo abbastanza deludente per i puristi del marchio, che hanno visto sparire la trazione posteriore dopo la 75, essi sono tornati a sognare con la stupenda 8C Competizione, che rievoca le gloriose auto da corsa del Biscione.
Ora il marchio milanese sta per compiere un altro passo avanti: secondo una dichiarazione di Franco Barbirato, direttore marketing Alfa Romeo, la 8C è solo la prima della futura generazione di Alfa a trazione posteriore. La prossima sarà la 169, sostituta della sfortunata 166, che debutterà nel 2009 con la trazione posteriore. Pian piano questa soluzione tanto acclamata dagli appassionati si diffonderà a tutta la gamma.
L'unica a conservare la trazione anteriore, a detta di Barbirato, sarà la futura piccola sviluppata su base Grande Punto, che per ora conosciamo come Junior. Possiamo quindi ipotizzare che già la 149, erede della 147, verrà offerta con la trazione posteriore, finora esclusiva della BMW Serie 1 all'interno del segmento C.
I tecnici Alfa si dedicheranno anche allo sviluppo della trazione integrale, che probabilmente verrà destinata ai modelli più performanti: il primo di questi potrebbe essere la 159 GTA, la quale secondo alcune voci verrà dotata di un V8 di derivazione Maserati.

fonte: Leftlane


domenica 21 ottobre 2007

Iceman

Alla fine è successo. Il grande sfavorito di quest'anno è riuscito a conquistare il titolo mondiale, con un solo punto di distacco dall'astro nascente Hamilton. Dopo un mondiale sicuramente tra i più controversi, contraddistinto da vicende di spionaggio e colpi bassi tra piloti (della stessa squadra, inutile aggiungere altro...), la vittoria della Rossa ha riportato un po' di sana sportività all'interno di una F1 che sembrava ormai aver quasi dimenticato la passione agonistica. Inoltre, è anche un'importante vittoria per Kimi, pilota veramente eccezzionale per le sue doti di freddezza e concentrazione e che oggi 21 ottobre 2007 ha ottenuto il giusto riconoscimento.

sabato 20 ottobre 2007

Audi RS4 sul viale del tramonto

L'attuale RS4 è stata un vero punto di svolta nella storia della Audi sportive. Moltissimi esperti di auto, compreso il famoso Jeremy Clarkson ( che non ci pensa due volte quando c'è da criticare un'auto) non hanno fatto altro che lodare questa magnifica sportiva. Nonostante fosse basata su una piattaforma piuttosto datata, e con lo svantaggio del motore posizionato in maniera molto avanzata rispetto all'asse anteriore (a scapito della distribuzione di pesi e dell'agilità dell'auto), i tecnici del reparto sportivo Audi, Quattro GmbH, sono riusciti a ottenere un'auto superlativa dal punto di vista dinamico. L'immancabile trazione quattro privilegia qui il retrotreno (cosa che in seguito è stata adottata da molte altre auto della Casa), mentre lo sterzo è sorprendentemente pronto e diretto, tanto da lasciare a bocca aperta anche i più accaniti detrattori dei Quattro Anelli.
Merito del "prodigio" va anche allo stupendo motore, il 4.2 V8 da 420cv che trova posto anche nella R8. Rispetto a quest'ultima, però, la RS4 deve rinunciare alla lubrifi
cazione a carter secco. Questo V8 aspirato è capace di girare molto in alto, sino a 8250 giri, con la potenza massima che viene sprigionata a 7000 giri. Nonostante la sua indole "racing", questo motore è capace di generare una curva di coppia abbastanza piatta, con il picco di 430Nm che si ha a 5500 giri. La trasmissione viene affidata unicamente a un cambio manuale a 6 rapporti, molto rapido negli innesti, che esalta il piacere di guida.L'estetica è tipica delle Audi sportive, con i muscoli bene in vista, ma senza eccessi: la parola d'ordine resta sempre "understatement". Tipici elementi che contraddistinguono le odierne RS sono la griglia anteriore a nido d'ape, i passaruota bombati e i doppi terminali di scarico ovali.

La RS4 è prodotta a Nekarlsum, Germania, dove vengono prodotte le Audi più performanti, sia nella carrozzeria berlina che in quella wagon (denominata Avant) e cabriolet. Finora, invece, le Audi RS erano state prodotte esclusivamente nella carrozzeria Avant.

A novembre, vista l'introduzione della nuova A4 (modello B8) verrà cessata la produzione della RS4 berlina, mentre quella della Avant continuerà ancora per un breve periodo. A inizio 2008 diremo definitivamente addio a questa generazione di RS4, quando si fermeranno anche le linee di produzione della cabriolet.
Il compito della odierna RS4 (modello B7) non era facile: doveva raccogliere l'eredità di altre due sportive Audi che sono diventate anche loro delle pietre miliari nella storia del marchio.
La prima è la RS2 Porsche, vettura basata sulla 80 Avant dotata di una delle ultime evoluzioni del mitico 5 cilindri in linea turbo, qua sviluppato in collaborazione con la Porsche e dotato di 315cv; l'auto, presentata nel 1995 aveva un'accelerazione fuori dal comune, e al momento è molto ricercata dai collezionisti.
L'altra è la precedente RS4 (modello B5), anch'essa declinata esclusivamente in versione Avant. Disponeva di un motore V6 da 2,7 litri biturbo, capace di erogare ben 381cv. Quest'auto deve la sua fama al fatto di avere un'erogazione di coppia esplosiva, il che la rendeva impegnativa da guidare ma capace di regalare grandi soddisfazioni: la coppia massima è infatti di ben 440Nm, disponibile a soli 2500 giri.
L'attuale RS4 è certamente all'altezza delle sue antenate, bisogna solo sperare che lo sia anche la sua erede, attesa fra 2 o 3 anni. Si vocifera che dovrebbe montare una versione rivista del V8 aspirato, capace di circa 450cv. Dovrebbe anche essere disponibile anche una versione RS5, realizzata con la carrozzeria della coupè A5 (che condivide la base della A4 b8).

fonte: autoblog

martedì 16 ottobre 2007

Prima foto ufficiale della Nissan Skyline GT-R


La copertina di Motor Trend, su cui la prima immagine ufficiale è pubblicata, recita a caratteri cubitali : "Corvette killer". Ma la versione Z06 della supercar americana non è l'unica che deve stare attenta a questo terremoto del Sol Levante: nel suo mirino ci sono anche supercar europeo ben più blasonate, prima fra tutte la 911 Turbo (ricordiamo l'episodio al Nurburgring di qualche tempo fa).
Non sono ancora stati rivelati i dati tecnici, però si suppone un motore 3.8 V6 biturbo, trazione integrale e un inedito cambio a doppia frizione. Dovrebbe avere 480cv, guarda caso come la 911 Turbo, ma secondo alcune voci, ci saranno altre due versioni: una "entry-level" con 450cv e una più estrema da 530cv, alleggerita grazie al largo uso di fibra di carbonio e con sospensioni modificate. In più, dovrebbe essere lunga 4,65m e larga 1,92m.
Davvero impressionanti sono i dati relativi alle prestazioni che sono trapelati: 3,5 sec per raggiungere le 60 miglia orarie (96km/h) da fermo, 11,7 sec per coprire il quarto di miglio (400m) da fermo, e una velocità massima dichiarata di 192 miglia orarie (circa 307km/h).
Vedendo poi il prezzo stimato per il mercato USA, 80.000 dollari per la versione da 480cv, si capisce perché la notizia sia tanto interessante. Col cambio attuale, costerebbe 57.000 euro, però sicuramente dovremo aspettarci una cifra nell'ordine dei 100/110 mila euro nel listino ufficiale. Tutto ciò è comunque abbastanza per creare un bel po' di grattacapi alle blasonate marche europee.
Per saperne di più, e vedere più immagini, dovremo aspettare la prossima settimana quando verrà rivelata al Motor Show di Tokyo.

Top Gear - Il "lieve incidente" di Hamilton


Prosegue l'esilarante saga di Top Gear, arrivata alla decima stagione.
Così, in questa seconda puntata che si apre con una prova della splendida R8, Jeremy Clarkson e i suoi compari si lasciano andare come di consueto alle loro pungenti battute sul mondo dell'auto.
Stavolta viene presa di mira la McLaren, sia per le vicende legate alla spy story (e di questo ce ne parla qui Lord Markus), sia per l'imbarazzante uscita di pista dell'esordiente Lewis Hamilton all'ultimo Gran Premio, in Cina.

Questa è la foto che propongono, dove ci sarebbe Hamilton alla guida della sua Mercedes alle prese con lo svincolo di una stazione di servizio autostradale.

mercoledì 10 ottobre 2007

Nuovi avvistamenti della R8 V10 al 'Ring

Sono ripresi i test al Nurburgring per la versione più potente della tanto ammirata quanto discussa supersportiva di Ingolstadt, che verrà dotata di un motore V10, probabilmente la stessa versione 5,2 biturbo che troviamo sotto il cofano della RS6.

Circa 6 mesi fa un altro prototipo di R8 V10 prese fuoco, sempre al vecchio 'Ring (per fortuna con nessuna conseguenza per il collaudatore), quindi i test si sono fermati per risolvere il problema, di cui non si conosce ancora la natura.
Stavolta, per essere sicuri, gli ingegneri Audi hanno montato un sistema di estintori controllato elettronicamente, in parte visibile vicino allo specchietto retrovisore sinistro.
Il vetro sul cofano motore è oscurato, in modo da coprire il nuovo motore da "sguardi indiscreti".
L'auto è praticamente priva di camuffature, le mancano solo gli stemmi, ed è verniciata integralmente in una particolare colorazione nero pastello che la rende ancora più aggressiva.
Pochi particolari la differenziano esternamente dal modello V8. Le prese d'aria nei cosiddetti "side-blades" sono più ampie, per far respirare meglio l'affamato V10; probabilmente servono anche per portare aria fresca a eventuali intercooler. Le minigonne, poi, sono più profilate, dando la sensazione di un'auto "accovacciata" sull'asfalto. Inoltre i 4 scarichi posteriori sono stati sostituiti da due scarichi ovali, più grandi, allo stesso modo in cui si differenziano gli scarichi delle versioni S e RS.
Degni di nota, infine, sono i fari completamente a LED, che finalmente, sembra, hanno ottenuto il lasciapassare legislativo.
Restano ancora due dubbi, di cui uno riguarda la potenza: si è sempre ipotizzato che l'Audi voglia tenere la R8 un gradino sotto rispetto alla Gallardo, da qui la decisione iniziale di non dotarla del motore V10. Ma ora le ipotesi sono tre: o la Gallardo riceverà un notevole incremento di potenza, o la R8 avrà una potenza inferiore ai 520cv della Gallardo (il che però è poco probabile, visto che difficilmente avrà un motore meno potente della RS6), oppure, ipotesi forse più probabile, l'Audi ha deciso di non considerare più la R8 inferiore alla cugina italiana, quindi la doterà dello stesso motore della RS6, il che però comporterà anche un prezzo più elevato, purtroppo.
L'altro dubbio riguarda il nome stesso: c'è chi prevede che si chiamerà R10, ma è improbabile visto che la R10 da corsa non si ritirerà a breve. Oppure si dice RS8, il che suona bene ma potrebbe creare confusione con una eventuale (quanto improbabile) versione RS della A8. R8-S o R8-RS sono abbastanza probabile. Oppure, semplicemente, sarà R8 V10.
Ne sapremo di più a inizio 2008.

Le mie previsioni sono: stesso motore V10 biturbo della RS6, con 580cv, in modo da non disturbare la Gallardo, nome R8 V10, e un prezzo di circa 160/170 mila euro.
Sarà forse perché sono un "audista", ma trovo quest'auto fantastica esteticamente e penso si meriti un motore del genere.

fonte: Leftlane

lunedì 8 ottobre 2007

Una Reventon già messa in vendita dal suo proprietario

Se vi piace la supercar definitiva presentata dalla Lamborghini a Francoforte, la Reventon, e non siete tra i fortunati che hanno comprato i 20 esemplari disponibili alla modica cifra di 1,2 milioni di euro (1 milione + tasse), potreste avere avuto un colpo di fortuna. Sempre che disponiate del denaro necessario...
Un'esemplare di questa supercar forte di 650cv, basata sulla LP640 e disegnata ispirandosi agli aerei Stealth, è stato già messo in vendita dal suo proprietario.
L'auto in questione si trova in Gran Bretagna, in una concessionaria di un paese chiamato Ribchester. Innovation Cars, questo è il nome della concessionaria, ed appartiene all'ex-calciatore Hugh McAuley, figlio dell'allenatore del Liverpool FC, Hugh McAuley senior.
Fareste meglio a sbrigarvi, sembra che la concessionaria abbia già ricevuto 3 richieste...

domenica 7 ottobre 2007

V8 Vantage N400, la Aston Martin mostra gli artigli

La situazione finanziaria in cui si è trovata la Aston Martin negli ultimi anni non era delle più rosee, visto che si trovava sotto il controllo di un grande Gruppo in profonda crisi, Ford. Ciò non le ha impedito di sfornare, dopo le stupende Vanquish e DB9, una delle più belle supercar mai viste, la V8 Vantage. Purtroppo, dopo una linea così indiscutibilmente stupenda ciò che si trova sotto il cofano delude un po' le aspettative: il motore è un V8 di origine Jaguar, portato a 4,3 litri e dotato di lubrificazione a carter secco, in grado di sviluppare 380 cavalli. Numeri di tutto rispetto, però è il carattere del motore che lascia perplessi, manca di quella cattiveria che ti aspetteresti da una carrozzeria così intrigante. Per citare Jeremy Clarkson, non senti il calcio nella schiena quando affondi l'acceleratore, nonostante il sublime suono del V8 sia ben udibile da un miglio di distanza.
Ora, però, Ford ha venduto Aston Martin ed è in procinto di
vendere anche Jaguar e Land Rover, visto il suo disperato bisogno di denaro per colmare i numerosi debiti. La Aston ora è sotto il controllo della Prodrive, azienda specializzata nella preparazione di auto da corsa: essa stessa si è occupata della preparazione della DB9 da competizione, tra cui la DBR9 che ha vinto la classe GT1 dell'ultima 24 Ore di Le Mans.
Così, al Salone Di Francoforte la Aston, che sembra troverà nuova luce sotto la guida della Prodrive, ha presentato 3 modelli speciali, tutti molto apprezzati dal pubblico. Oltre alla famosa, spettacolare DBS e alla anch'essa bellissima DB9 LM (versione speciale creata per celebrare la già citata vittoria della DBR9), è apparsa un'auto che tutti aspettavano: una V8 Vantage più performante, denominata N400. Quest'ultima è
stata creata per celebrare la vittoria alla difficile 24 Ore del Nurburgring della V8 Vantage N24, vettura da corsa preparata dalla stessa Prodrive.
Disponibile sia nella carrozzeria coupè che spider, l'auto presenta numerose migliorie sia meccaniche che estetiche, sempre mantenendo la classe che deve avere una Aston Martin. Innanzitutto, il motore (prodotto a Cologna in Germania come tutti gli attuali motori Aston) è stato portato a 400cv, con un apprezzabile incremento di 20cv, mentre la coppia massima è passata da 410 a 420Nm. Cosa da non poco conto, questi v
alori sono stati ottenuti allo stesso regime di rotazione rispetto alla V8 standard. Vi è un maggior uso di materiali come magnesio e alluminio, per contenere il peso. Inoltre l'auto è equipaggiata di serie con uno Sports Pack, che comprende delle nuove ruote a 5 doppie razze sottili (dalle dimensioni analoghe a quelle della V8 standard, forgiate in alluminio e con finitura satinata), sospensioni rivisitate e una nuova barra anti-rollio al retrotreno (solo per la coupè).
Non sono ancora stati dichiarati i dati relativi alla velocità massima e allo 0-100, ma sembra che possa percorrere il Nordschleife in meno di 8 minuti.
All'esterno, oltre le ruote di disegno differente, troviam
o un nuovo cofano motore, minigonne laterali rivisitate, fari posteriori trasparenti e una griglia con una rifinitura più brillante.
All'interno, invece, differiscono dalla versione standard i sedili in pelle traforata di colore nero, le rifiniture in alluminio e una placca numerata sul tunnel centrale. Una particolarità è la mappa del Nurburgring stilizzata sul tunnel centrale.
Può essere scelta in 3 colori specifici: Bergwerk Black, Lightning Silver e Karussell Orange.
Disponibile sia con il cambio manuale che quello sequenziale Sportshift, entrambi a 6 rapporti, non ne è stato ancora annunciato il prezzo, ma considerando i 110.800 euro richiesti per la coupè standard con cambio manuale, richiederà qualcosa nell'ordine dei 120.000 euro.
Molti soldi, ma certamente ben spesi.


SCHEDA TECNICA
posizione motore: anteriore longitudinale
cilindrata: 4280cc, lubrificazione a carter secco
num. cilindri: V8 di 90°
potenza max: 400cv a 7000 giri
coppia max: 420Nm a 5000 giri
distribuzione: 4 valvole per cilindro, doppio albero a camme in testa, fasatura variabile sul lato aspirazione
alimentazione: benzina, aspirato
trazione: posteriore
cambio: manuale o sequenziale Sportshift, 6 rapporti
sospensioni: ant. e post. a doppio braccio trasversale, in alluminio (Sports Pack)
pneumatici: 245/45 ZR18 ant., 275/40 ZR18 post.
freni: forati e autoventilanti a 4 pistoncini, 355mm ant., 330mm post.
dimensioni: 4683lunghezza mm, 1866larghezza mm, 1255altezza mm, passo 2600mm, carreggiate 1568mm (ant.) 1562mm (post.)
peso: n.d.
serbatoio: n.d.
velocità max: n.d.
0-100km/h: n.d.
consumo: n.d.
emissioni CO2: n.d.


MItsubishi Lancer Evo X: evoluzione, non rivoluzione

I costruttori giapponesi Subaru e Mitsubishi fanno di auto come queste la loro bandiera: dotate di motori turbo e trazione integrale, queste rapidissime berline nipponiche, essenziali negli allestimenti e selvagge nel comportamento, sono capaci di far mangiare la polvere a supercar ben più potenti, costose e blasonate. Le loro Impreza e Lancer sono sempre state molto simili tra loro, dandosi battaglia nei rally senza esclusione di colpi. Con buona approssimazione (e con il dovuto rispetto...) possiamo ritenerle moderne eredi della Lancia Delta Integrale e della Audi Quattro.
Ora però la Subaru ha deciso di cambiare radicalmente: la sua nuova Impreza VRX STi (che non è ancora stata ufficialmente presentata) ha preso una strada stilistica completamente diversa, adottando uno stile più tondeggiante e meno aggressivo, abbandonando la classica carrozzeria 3 volumi per una più moderna configurazione "hatchback". L'Impreza, invece, è rimasta fedele alla configurazione a 3 volumi, sfoggiando un look aggressivo come non mai, caratterizzato dagli spigoli vivi e linee tese e "nervose". Muscoli bene in vista, insomma, il tutto accentuato dalla grande calandra anteriore (che ricorda un po' quella dell'Audi, però qua è più larga scendendo verso il basso), dai sottili fari anteriori, dall'alta linea di cintura e dal pronunciato spoiler posteriore. Non è adatta, quindi, a chi piace passare inosservato (per quello forse è più adatta la Impreza).Il motore mantiene un'architettura classica, pur essendo tecnologicamente molto avanzato. SI tratta di un 4 cilindri in linea, 2.0 litri, dotato di turbocompressore e intercooler, con doppio albero a camme in testa e distribuzione a 4 valvole per cilindro. Denominato MIVEC4, questo motore ha il blocco interamente in alluminio, risultando quindi più leggero di 12kg del motore della Evo IX. Sviluppa una potenza di 295cv con una coppia massima di ben 422Nm. La potenza viene trasferita a terra attraverso un sofisticato sistema di trazione integrale denominato S-AWC (Super - All Wheel Control). Questo sistema include tutti gli aiuti elettronici alla guida, tra i quali troviamo ASC (Active Stability Control, praticamente l'ESP), ACD (Active Central Differential, differenziale centrale attivo che ripartisce in tempo reale la coppia tra l'asse anteriore e posteriore), AYC (Active Yaw Control, controllo attivo del rollio) e SportABS (un ABS progettato per una guida più aggressiva). Tutto ciò può essere abbinato a un normale cambio manuale a 5 marce, oppure a un innovativo cambio robotizzato a doppia frizione denominato TwinClutchSST (dove SST sta per Sport Shift Transmission), dal funzionamento simile al DSG di produzione Audi/VW. Questo cambio può funzionare anche in modalità totalmente automatica, secondo tre modalità: Normal, Sport e S-Sport, che garantisce cambiate ultra-veloci.
In Giappone, dove è già in vendita (però con potenza limitata a 280cv), la Evo X è offerta in due allestimenti: il primo, denominato GSR, studiato per l'uso quotidiano, e l'altro, RS, più estremo e studiato per l'usi in pista.
La versione GSR è dotata del cambio SST, del sistema S-AWC, oltre che vari comfort nell'abitacolo come sedili elettrici, radio, climatizzatore, un grande display centrale multifunzione e altri gadget tecnologici. In più è dotata di un grande spoiler sul bagagliaio.
LA versione RS, invece, è fatta per contenere al minimo il peso: nell'abitacolo mancano radio, clima, sedili elettrici e schermo multifunzione. Sono anche assenti il cambio SST (al suo posto c'è il manuale a 5 marce), il sistema S-AWC e il vistoso spoiler posteriore.
Fuori dal Giappone, gli allestimenti dovrebbero essere GSR e MR.
Il debutto europeo e statunitense avverrà dopo la presentazione ufficiale all'Australian International Motor Show (AIMS), a Sidney, il prossimo 11 ottobre.

Porsche regala 5.200 euro a tutti i suoi dipendenti


La Porsche è da un po' di tempo il costruttore di auto con la migliore situazione finanziaria, grazie anche alle cospicue entrate che riceve dal Gruppo VW, di cui è proprietaria al 31%.
Così, mentre ci sono costruttori come Ford e GM che rischiano la bancarotta, Porsche ha annunciato lo scorso venerdì che ciascuno dei suoi circa 8.000 dipendenti riceverà un bonus di 5.200 euro, che è più dei 3.500 che già ricevettero l'anno scorso.
Nell'anno fiscale 2007, chiusosi il 31 luglio, il marchio di Stoccarda ha venduto la bellezza di 97.515 vetture (numeri di tutto rispetto per un costruttore esclusivo come Porsche), con un incremento delle vendite pari al 3,4%.
Non sono stati ancora resi noti i guadagni finali dell'azienda, però il CEO
Wendelin Wiedeking si aspetta un guadagno lordo maggiore dei 2,1 miliardi di euro del 2006.
Ecco cosa significa lavorare per un marchio che nel corso dei decenni si è costruito, partendo da zero, un nome e una rispettabilità che pochissimi altri possono vantare nel mondo dell'auto.

fonte: IHT

venerdì 5 ottobre 2007

Il pulmino VW compie 60 anni


Formalmente noto come Volkswagen Type 2, quest'auto è diventata l'icona della generazione degli anni '60, assieme allo storico Maggiolino (il cui vero nome è Volkwsagen Type 1), con il quale condivide la meccanica.
Così come il
la storica utilitaria a motore posteriore, anche il Type 2 è conosciuto in tantissimi nomi, meno che il suo: Bus, Kleinbus, Camper, Kombi, Bus, e così via.
Il famoso pulmino nacque nel 1947, quando un proprietario di una c
oncessionaria VW olandese vide un Maggiolino trasformato in veicolo commerciale nella fabbrica VW di Wolfsburg. La produzione iniziò nel 1950 fino al '68, vendendo più di 2 milioni di unità, fra la prima e la seconda generazione. Il suo erede è oggi il Volkswagen Multivan, che purtroppo ha perso gran parte del fascino del suo celeberrimo antenato.

Per celebrare i 60 anni di questo simbolo nella storia dell'auto e non solo, la divisione Volkswagen addetta ai veicoli commerciali ha organizzato dal 5 al 7 ottobre un raduno mondiale dei pulmini VW, che si terrà nello Hanover Exibition Centre. Sono attesi circa 3500 esemplari di Type 2, mentre per l'occasione domenica 6 sarà presente la rock band The Who. Nel programma figura anche la proiezione del film Little Miss Sunshine (2006), nel quale è presente un classico pulmino Type 2.
Vivissimi auguri quindi a Volkswagen, è sempre un piacere vedere che la memoria di questi miti viene mantenuta viva, assieme a tutti gli ideali che questa semplice auto rappresenta.

Qui
trovate una galleria di immagini del pulmino VW, dal classico T2 ai modelli recenti.

Il mistero della baby Ferrari

Da un po' di tempo ci sono voci che girano circa un nuovo modello Ferrari, da posizionare sotto la F430: infatti, quest'ultima ha raggiunto un livello di prestazioni e potenza tali da lasciare spazio "in basso" nel listino per un'altra vettura, senza pregiudicare l'esclusività Ferrari.

Moltissimi identificavano questa nuova vettura come un'erede della mitica Dino (nella foto), vettura degli anni '60 con motore V6 trasversale costruita dalla Ferrari in omaggio ad Alfredino (Dino) Ferrari, figlio di Enzo. Ultimamente, però, il presidente Montezemolo ha ufficialmente smentito le voci secondo le quali Ferrari stia sviluppando una nuova Dino. Non ha tuttavia smentito che la Ferrari stesse lavorando a una nuova entry-level. La conferma è arrivata qualche giorno fa: al prossimo Salone di Detroit la Ferrari presenterà una nuova auto.
Il primo avvistamento fu una spider a motore anteriore pesantemente camuffata (prima foto), della quale però si scorgeva il tet
to retrattile in metallo (si trattava quindi di una c+c), posta su un banco a rulli per misurare la potenza. Si pensa anche che questo potrebbe essere il prototipo di una nuova spider Maserati, essendo stato avvistato nei pressi di Modena.
In seguito ci sono stati molti altri avvistamenti al Nurburgring, in Germania. Si trattava si un muletto coperto con la carrozzeria della 599, vistosamente accorciata (seconda foto). Il rumore era chiaramente quello di un V8, anche se non spinto come quello della F430.
Sembra inoltre che nel dicembre scorso la Ferrari abbia registrato presso l'ufficio marchi e brevetti statunitense (United States Patent and Trademarck Office) il nome California GT, che molti avevano indicato come probabile nome di questa nuova auto. Tuttavia, prima di utilizzare il nome California GT, alla Ferrari dovranno mettersi d'accordo con la Ford, la quale usa la denominazione California Special per una versione speciale della sua Mustang. Nella foto precedente, la Ferrari 250 GT California del 1956.
Tutte le indiscrezioni circa la meccanica di questa baby-Ferrari (conosciuta come progetto F149) indicano come motore una versione depotenziata del V8 della F430, dalla potenza nell'ordine dei 450cv, qui però collocato in posizione anteriore longitudinale. Sarà dotato di iniezione diretta della benzina (cosa che riceverà anche la F430, aumentando ulteriormente la potenza e quindi distanziandosi ancora di più dalla sua futura "sorella minore"). La carrozzeria sarà unicamente spider, sembra, 2+2 con un tetto retrattile in metallo. Verrà costruita con un particolari di derivazione Maserati, mentre il design dovrebbe essere affidato a Pininfarina, che forse la produrrà nei suoi stabilimenti. Il prezzo, infine, dovrebbe aggirarsi intorno ai 130.000 euro, giusta cifra per evitare che diventi un'auto troppo "popolare".
Quest'auto avrà tutte le caratteristiche di una GT, così come lo è la Porsche 911 ad esempio, meno estrema della F430. Questo tipo di auto è molto apprezzato nel mercato americano, e infatti la decisione di presentarla oltreoceano non è casuale.
Per sapere qualcosa in più, non resta che aspettare il prossimo Salone di Detroit, a gennaio 2008.