lunedì 24 novembre 2008

Dedicato ai baresi

Per chiunque non sia di Bari, col termine "panemmerda" si indentificano quei camioncini adibiti a fast food presso i quali si può mangiare al volo un panino con pressocchè qualsiasi cosa vi possa venire in mente. Da qui tale definizione...

domenica 23 novembre 2008

Meglio tardi che mai

Dopo una lunga, lunghissima, estenuante gestazione, con le foto spia dei primi muletti ormai risalenti a 3 anni fa, finalmente è stato presentato il quarto modello della gamma Porsche, la Panamera, una berlina travestita da coupè come vogliono le ultime mode in campo automobilistico.
Dunque, possono funzionare gli stilemi Porsche su un corpo vettura a quattro porte, a motore anteriore?

Decisamente no.
L'anteriore, che sa vagamente di Corvette, è abbastanza riuscito; questo discorso, a dirla tutta, può essere esteso alla prima metà dell'auto, fino alla porta anteriore. Perchè da lì in poi, la situazione precipita.
La parte posteriore dell'auto si presenta di una pesantezza assurda (stilisticamente parlando), a causa della mancanza del terzo volume, che rende quindi la coda esageratamente gonfia. Inoltre, il lunotto dalle dimensioni ridotte tende ad accentuare questa sensazione, dando all'auto un non so che di ridicolo oltre che sgraziato. I fari posteriori dal profilo sfuggente cercano di rendere l'insieme un pò più dinamico, ma non riescono a nascondere l'evidenza.
Se posso esprimere il mio modesto parere, quest'auto con un terzo volume più sviluppato sarebbe stata nettamente meglio. Però l'obiettivo è stato quello di riproporre alcuni stilemi della 911, con l'evidente risultato di una coda male integrata.
Parliamo ora del fronte tecnico: i motori disponibili sono due 4,8 litri V8, derivati da quelli montati sulla Cayenne, uno aspirato da 400cv e uno turbocompresso da 500cv. In futuro, un 3,6 litri V6 di provenienza VW sarà disponibile, con una potenza di circa 300cv. Di questo motore dovrebbe essere disponibile anche una versione ibrida.
Visti gli ultimi sviluppi, sorge spontanea la domanda: e il Diesel?
Niente Diesel, hanno risposto in Porsche.
Tenete conto, fu detta la stessa cosa anche per la Cayenne...

venerdì 21 novembre 2008

Non è mai abbastanza

Non bastava aver fatto una montagna di soldi attraverso l'acquisto del maggior gruppo automobilistico europeo, non bastava aver prodotto un SUV con un marchio di auto sportive appiccicato sul cofano, che garantisce ricavi enormi. No, non è ancora abbastanza, hanno pensato in Porsche.
Dovevano ancora buttar via ciò che è rimasto del loro blasone, dopo averlo già pesatemente annacquato: e il risultato è questo, la Cayenne TDI, la prima Porsche Diesel.
E non è tutto: chissà, magari per salvarsi la faccia, avrebbero potuto creare un Diesel coi fiocchi, con particolarità tecniche che la concorrenza si sogna. E invece no, si tratta del 3,0 TDI prestato dal gruppo VW, lo stesso di Touareg e Q7, con 240cv e 550Nm di coppia. Insomma, siamo di fronte a una Porsche da due tonnellate e mezza con prestazioni equivalenti a quelle di una normale segmento C con un 2 litri a gasolio. Penso che la cosa si commenti da sola.
E tutto questo perchè? Per fare in modo che Porsche possa fare ancora più soldi, e ancora più gente possa dire orgogliosa "c'ho il Porsche!", e possa andare in giro sfoggiando il suo nuovo bestione come se si trattasse di un auto capace di girare in 7'30" al 'Ring.
Qui non si tratta più oramai di conservare il blasone e l'heritage. Si tratta si conservare la dignità.
Ma in fondo sapevamo tutti che prima o poi sarebbe accaduto.

martedì 18 novembre 2008

Auto dell'Anno 2009: la vincitrice

Non è mancata qualche piccola sorpresa, quest'anno, nella classifica dell'ambito premio European Car of the Year 2009:

Opel/Vauxhall Insignia - 321 punti

Ford Fiesta - 320 punti

Volkswagen Golf VI - 223 punti

Citroen C5 - 198 punti

Alfa Romeo MiTo - 148 punti

Skoda Superb - 144 punti

Renault Megane - 121 Punti

Per un solo punto, la nuova Insignia, erede della tanto sfortunata quanto mediocre Opel Vectra, è riuscita a strappare la vittoria alla rinnovata Fiesta, che dalla sua ha un design originale e peso contenuto (caratteristica non comune alle auto odierne).
La berlina tedesca, d'altro canto, mostra una linea decisamente di rottura rispetto al modello che sostituisce -ma che in pratica è l'evoluzione dell'attuale stile del marchio- e una gamma motori moderna e completa (degni di nota sono i Diesel 2,0 fino a 160cv e 1,9 bi-turbo da 190cv by Fiat, oltre ai turbo benzina da 1,6 e 2,0 litri con rispettivamente 180cv e 220cv). A ciò si aggiungono interni (almeno all'apparenza) molto ben fatti, e la possibilità di ottenere la trazione integrale su alcuni motori (purtoppo non sui Diesel, almeno per il momento).
Buon piazzamento anche per la Golf (un pò al di sopra delle aspettative per alcuni), la quale riprende la ricetta classica, che più classica non si può, per ripetere il successo delle sue antenate.
Un pò al di sotto delle aspettative, infine, sono state l'Alfa Romeo Mi.To e la Citroen C5, entrambe auto decisamente innovative e che probabilmente meritavano un piazzamento migliore.

p.s. Jag, ricordati la scommessa.... ;)

lunedì 10 novembre 2008

Bologna Motor Show 2008


Anche quest'anno si presenta l'appuntamento con il Motor Show di Bologna, dal 5 al 14 dicembre.
E dopo 3 anni di assenza, quest'anno ci sarò anch'io. Domenica 7 dicembre, per la precisione, assieme all'amico Jaguarista ed altri...

domenica 9 novembre 2008

Consoliamoci

L'amarezza per la perdita del mondiale F1 2008 da parte della Ferrari è, ovviamente, ancora tanta. E magra è, per i ferraristi, la consolazione di aver vinto il titolo Costruttori.
Ecco, Ferrari pensa a voi, ha creato un metodo molto efficace per mandar giù l'amaro boccone:

Si chiama F430 Scuderia Spider 16M, verrà prodotta in un'edizione limitata di 499 esemplari e commemora i 16 titoli Costruttori vinti dal Cavallino Rampante in F1.
Aspettate un attimo, una versione spider della Scuderia potrebbe non essere vista di buon occhio da molti appassionati. L'aumento di peso dovuto alla rimozione del tetto potrebbe essere in netto contrasto con l'anima da track car senza compromessi che la Scuderia ha indubbiamente mostrato di avere. A onor del vero, il peso rimane contenuto anche in questa versione senza tetto fisso: 1340kg, 80 in meno della normale Spider. Tuttavia, sono sempre 90kg in più rispetto alla Scuderia coupè, un aggravio non indifferente considerato il tipo d'auto.
Ma guardiamo per un istante il lato emozionale: oltre alle emozioni che la Scuderia sa regalare, anche solo guardandola (non immagino nemmeno come dev'essere guidarla), si aggiunge il piacere di guidare en plein air. La sinfonia del suo V8 capace di cantare fino a 8640 giri, direttamente nei timpani del fortunato guidatore, senza passare attraverso alcun ostacolo di metallo. Questo dev'essere il paradiso.
Oltretutto, i numeri sono comunque superlativi: il motore è sempre lo stesso, ovviamente, da 510cv e 470Nm di coppia massima. Ma stavolta è abbinato a un cambio a doppia frizione, come sulla California, il che garantisce cambi di marcia ancora più fulminei. Il tutto per 315km/h (-5km/h rispetto alla coupè) e 3,7 secondi nello 0-100km/h (+0,1s).
Detto ciò, ve la sentite di condannare quest'auto perchè è ingrassata di 90kg rispetto alla versione coupè? Io, francamente, no.
C'è solo un piccolo particolare che, personalmente, trovo abbastanza irritante: il nuovo impianto stereo, dotato di iPod da 30Gb estraibile. Ma andiamo, secondo voi su un'auto del genere se ne sente il bisogno?

fonte: NetCarShow

sabato 8 novembre 2008

Lamborghini dona una LP560-4 alla polizia

Si può pensare che la donazione di questa nuova Gallardo LP560-4 alla Polizia italiana non sia altro che un'operazione commerciale, dettata esclusivamente dal bisogno di pubblicizzare l'evoluzione della Gallardo.
Ovviamente, le cose non stanno così. Questa LP560-4 è la terza Gallardo che Lamborghini dona alla Polizia. Essa va a rimpiazzare la prima di esse, che con circa 140000km di onorato servizio tra le strade del Centro e Sud Italia è destinata al pensionamento (verrà esposta in un museo). La seconda Gallardo ha raggiunto ora la quota di 104000km, e al momento continuerà a prestare servizio. I loro compiti comprendono, oltre al normale servizio di pattuglia, anche un servizio d'emergenza di trasporto organi, per il quale queste Gallardo sono equipaggiate.
Questa nuova Lambo, che si presenta nella classica livrea della Polizia, è ovviamente spinta dallo stesso propulsore della versione di serie, un 5,2 litri V10 capace di 560cv e 540Nm che la portano a 325km/h di velocità massima e uno 0-100km/h in 3,7 secondi.
Oltre al già citato sistema di trasporto organi nel bagagliaio anteriore, all'interno trova posto un innovativo sistema di comunicazione, denominato Proof Video Data System, in grado di scambiare informazioni in tempo reale con la stazione di polizia più vicina e di calcolare, sempre in tempo reale, la velocità effettiva del veicolo che si sta inseguendo.
Cari automobilisti, siete stati avvisati...

domenica 2 novembre 2008

Lightnings (don't) strike twice

La situazione era uguale a quella di un anno fa. Poteva essere un altro 21 ottobre 2007. La Ferrari poteva strappare un altro mondiale alla giovane stella Lewis Hamilton, per un pugno di punti all'ultima gara. Come un anno fa, la Rossa era appesa alla speranza di un miracolo: miracolo che effettivamente arrivò, col debuttante della McLaren che bisticciava col cambio, perdendo tempo e regalando la vittoria al ferrarista Raikkonen. Tutto ciò in un campionato in cui il giovane Lewis metteva in ombra il pilota principale della scuderia anglo-tedesca, Fernando Alonso.
Tale situazione si è ripetuta quest'anno, con Massa che ha costantemente sopraffatto uno sbiadito Raikkonen che si è rifugiato nella mediocrità.
Insomma, Massa si trovava a 7 punti da Hamilton, partendo in pole position per l'ultima gara della stagione. Tutti alla Ferrari speravano in un miracolo. E il miracolo alla fine sembra prospettarsi: quando i giri rimanenti si contavano sulle dita di una mano, con Massa che rimane stabilmente al comando della gara, Hamilton viene sorpassato da Vettel, da quinto diviene sesto e quindi la matematica sembra regalare la vittoria alla Rossa. Arriva l'ultimo giro, Hamilton rimane sesto. Alla Ferrari sono increduli. L'ultima curva, Massa taglia il traguardo, col sorriso stampato in faccia sicuro di essere il campione. Un boato di gioia nei box di Maranello, e nelle case di tutta Italia (e non solo).
Ma è in quel momento che succede tutto. Hamilton riesce a riprendere la quinta posizione, all'ultima curva. E si aggiudica quindi il titolo che l'anno scorso gli era stato strappato per casualità.
Subito sui volti dei ferraristi, dapprima solari e sorridenti, calano le tenebre e la tristezza. Non c'è sensazione peggiore.
Un campionato movimentato, dunque, letteralmente combattuto fino all'ultimo metro. In Ferrari però una cosa è certa: Raikkonen non è il campione che si aspettavano (e che francamente mi aspettavo anch'io), mentre Massa ha ancora molto, moltissimo da dire.