martedì 16 dicembre 2008

Questo vuol dire "osare"

Dopo una lunghissima attesa -almeno per quanto riguarda il sottoscritto-, e vari ripensamenti dovuti a problemi tecnici con il motore, finalmente Audi ha rilasciato le prime immagini ufficiali, assieme ai primi dati tecnici, di quello che può essere facilmente definito il suo modello di punta. Non sarà forse il suo modello più potente, infatti, però senza ombra di dubbio si tratta di quello più emozionante.
Stiamo parlando della R8 V10, che affiancherà la sorellina con il V8, portandosi direttamente in contrasto coi pezzi da 90 del settore. Un confronto a testa alta, insomma, per un'auto che ha fatto dell'ambizione la sua bandiera. Ed ha anche centrato il suo obiettivo, almeno finora con il motore V8, visto che le liste di attesa hanno superato le più rosee aspettative dei vertici di Ingolstadt.

Esteticamente, si differenzia solo in qualche particolare dalla sorella minore, con piccole differenze che evidenziano la maggiore potenza senza cadere in esagerazioni.
Troviamo la calandra anteriore con cromature più estese, le prese d'aria laterali maggiorate per garantire un miglior afflusso d'aria, terminali di scarico ovali in stile RS e una parziale colorazione nera del posteriore. Tutto ciò condito da minigonne leggermente più pronunciate e i fari anteriori interamente a LED (particolare da poco disponibile anche per la R8 V8), oltre ai cerchi in lega specifici per questa versione.
A proposito dei cerchi, vorrei spendere due parole dicendo che il loro disegno non è affatto di mio gradimento, anzi trovo molto più belli e sportivi quelli della V8. Ma è un particolare che si può facilmente risolvere, anche perchè dubito che saranno gli unici cerchi messi a disposizione dalla Casa.
La novità più succosa, ovviamente, è situata dietro i sedili anteriori, celata da un vetro: si tratta del 5,2 litri V10 FSI strettamente imparentato col propulsore di S6, RS6 ed S8, oltre a quello della cugina Gallardo, qui capace di sviluppare 525cv e 530Nm di coppia massima. Tutto ciò permette prestazioni di prim'ordine, con uno 0-100km/h in appena 3,9s e una velocità di punta di 316km/h. Se pensiamo poi che questo V10 è capace di girare fino a 8700 giri prima di essere bloccato dal limitatore, le accelerazioni si preannunciano semplicemente entusiasmanti. Il tutto comporta un peso aggiuntivo di soli 31kg rispetto alla versione V8, facendo fermare l'ago della bilancia a 1620kg. Non c'è motivo di pensare, insomma, che le ottime prestazioni della sorella minore non possano essere eguagliate o anche superate.
La trasmissione, come per la V8, può essere manuale o sequenziale, in entrambi i casi a 6 rapporti, mentre la trazione è ovviamente integrale.
Insomma, si tratta di una ricetta tutto sommato classica, collaudata, per la debuttante che ha trovato ora il coraggio di fare quel che doveva fare fin dall'inizio: dotarsi di un motore capace di portarla alla pari con i mostri sacri del settore, per poter finalmente mostrare a tutti di che pasta è fatta.
Siamo di fronte all'arma finale, alla punta di diamante dell'agguerrita Audi. Da parte mia non posso fare altro che farle i miei migliori auguri, e tifare per lei.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny