
La Thesis avrebbe dovuto rievocare le grandi berline Lancia del passato, però a causa della sua scarsa competitività, del suo design troppo "di nicchia" e delle motorizzazioni che non hanno subito aggiornamenti dal momento del lancio (ci voleva molto, ad esempio, a montare il 2.4 m-jet da 200cv?) è stata un autentico flop. E in questo segmento, dove ci si ritrova a lottare con le punte di diamante di Audi, Mercedes e BMW, gli errori non sono consentiti. Così, la Thesis rimarrà in vita fino al 2010, poi non verrà più prodotta. E non si prevede una sostituta, il che significa che dal 2010 l'ammiraglia della Lancia sarà una 2 volumi di segmento C, la nuova Delta.

Il problema è il nome che porta.
Per ogni appassionato del marchio Lancia che si rispetti, è il classico dito nella piaga, e non c'è bisogno che io aggiunga altro in proposito.
Questo è il potere del marketing: il marchio Lancia avrebbe potuto ambire a una posizione ben più felice rispetto a quella odierna, e invece adesso è destinato a sottostare a decisioni sbagliate e poca intraprendenza. Una pessima combinazione, che pian piano lo sta uccidendo.
Sembra, però, che i lancisti vedranno in un prossimo futuro uno spiraglio di luce: ci sono voci secondo cui Lancia stia sviluppando assieme a Maserati una sportiva V8, qualcosa di simile all'Alfa 8C, che potrebbe portare non pochi cambiamenti nel marchio.
Chissà, la speranza è l'ultima a morire...
2 commenti:
Sono più che d'accordo, ahimè... :-(
La vecchia Delta non ci sarà mai più e non ci saranno mai più gli anni '80. Facciamocene una ragione.
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