venerdì 9 novembre 2007

'08 Ford Mustang Bullitt

Ci sono auto che non hanno bisogno di presentazione, e sicuramente la Ford Mustang è una di queste. Il suo nome se l'è costruito negli anni attraverso la fama di sportiva semplice e pura, alla portata di molti, grazie alla sua meccanica semplice ma efficace. Non troveremo infatti iniezione diretta, cambio elettro attuato a doppia frizione o chissà quale dispositivo elettronico di bloccaggio del differenziale. Semplicemente un grosso V8 sotto il cofano che muove le ruote posteriori e una linea muscolosa, nel più puro spirito Yankee: questa è la ricetta che ha reso questa "pony car" famosa e ricercata in tutto il mondo. Se poi al nome Mustang aggiungiamo un altro nome, Bullitt, divenuto un mito nella storia del cinema, ecco che l'auto in questione diventa già dal momento della sua uscita una leggenda.
Nel famoso film del '68 Steve McQueen veniva inseguito a bordo della sua Mustang da una Dodge Charger per le strade di San Francisco, per un entusiasmante inseguimento della durata di 7 minuti. 40 anni dopo, in onore del film Ford ha dedicato questa ver
sione speciale della Mustang, denominata Mustang Bullitt appunto, che verrà costruita in una edizione limitata di 7.700 esemplari.
Verrà offerta in un colore molto simile a quello della Mustang usata nel film, denominato Dark Highland Green, disponibile solo su questa versione speciale. Sar
à anche offerta in nero, ma sicuramente gli appassionati che hanno intenzione di comprarla hanno già le idee chiare su quale colore scegliere. Dovranno aspettare il 2008, però...
All'esterno sono stati rimossi tutti gli spoiler e gli stemmi, compreso il pony dalla griglia frontale. Rimane solo lo stemma circolare sul bagagliaio, che reca la scritta "Bullitt". La griglia frontale è stata colorata in nero, con una striscia satinata che la percorre per renderla il più simile possibile alla Mustang del '68. Specifici sono anche i cerchi in alluminio da 18", a 5 razze denominati Euroflange. Sono verniciati in Dark Argent Grey, e recano una finitura satinata.
Gli interni hanno molti elementi retrò, come il quadro strumenti e la leva del cambio, in alluminio al pari dei pedali. La plancia è interamente rivestita in alluminio satinato, mentre il volante a 3 razze presenta al centro la scritta "Bullitt", restando fedele alla Mustang del film. I sedili sono ripresi da quelli della Shelby GT500, quindi garantiscono un contenimento migliore rispetto a quello di una Mustang standard. Sono rivestiti in pelle nera, denominata Dark Charchoal.
Il motore, un 4.6 V8, al pari del telaio è stato messo a punto dalla Ford Racing. Dotato di 3 valvole per cilindro e singolo albero a camme in testa, esso è accoppiato a un semplice cambio manuale a 5 marce. Accreditato di 315cv a 6000 giri e 440Nm a 4250 giri, garantisce una velocità massima di 241km/h (dichiarata), e di uno 0-100km/h abbassato di circa 0,3 sec rispetto alla Mustang standard.
Un discorso a parte, invece, merita l'impianto di scarico. I tecnici della Ford Racing, DVD del film Bullitt alla mano, hanno cercato di riprodurre alla perfezione il suono di "quella" Mustang.
Le grandi Case americane hanno sfornato in passato modelli fantastici che sono diventati delle icone della loro era. Basti pensare alla Dodge Charger, o alla famosissima Corvette, oppure ancora alla leggendaria Ford GT che diede filo da torcere alla punta di diamante della produzione europea. Purtroppo ora i costruttori oltreoceano si trovano in acque a dir poco pessime, a causa delle pressante concorrenza giapponese ed europea, verso la quale le auto americane non sono in grado di reggere il confronto, tecnicamente e qualitativamente parlando.
Così, a causa delle spietate leggi di mercato, grandi costruttori come Ford, GM e Chrysler, che hanno dato vita ad alcuni dei pilastri dell'automobilismo sportivo, ora devono lottare per la propria sopravvivenza. C'è da riflettere su questo.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Interesting to know.