sabato 3 novembre 2007

Il futuro della Lotus

La Lotus oramai è una delle poche Case automobilistiche "di nicchia" che può ancora vantarsi di essere indipendente, anche se ha stabilito varie relazioni commerciali con molti dei più grandi costruttori.
Ora si prepara ad affrontare il futuro con una serie di investimenti atti ad ampliare e rimodernare la gamma: questo significa modelli nuovi in arrivo, e grosse novità per quelli già esistenti. Ma senza stravolgere l'immagine sportiva ed essenziale delle sue auto, con buona pace del grande Colin Chapman.
Di queste grosse novità in arrivo ce ne parla Mike Kimberley, attualmente CEO della Lotus, in una intervista a un quotidiano britannico. Innanzitutto le novità che vedremo a breve termine: una nuova Elise SC, con il 1.8 di origine Toyota già presente nella Exige, con una potenza nell'ordine dei 220cv. Poi ci sarà una nuova versione della sfortunata Europa, con un abitacolo ancor meno spartano e orientato al lusso. In seguito, la futura Exige SR monterà il controllo di trazione variabile già visto nella concept 2-Eleven.
E ora i pezzi forti: di certo la Lotus sta lavorando a due vetture totalmente nuove: una di queste è una nuova coupè (nome in codice Eagle GT) che si andrà a piazzare un gradino sopra la Europa. Monterà in posizione centrale-posteriore un V6 di origine Toyota, dalla potenza d circa 300cv, accoppiato a un cambio semi-automatico. Avrà una configurazione 2+2, e sarà proposta sia nella variante chiusa che in quella convertibile. Con un prezzo di circa 65-70.000 euro, sarà una degna avversaria della Porsche Cayman.
L'altro nuovo progetto è nientedimeno che un'erede della mitica Esprit, anche se probabilmente non sarà questo il suo nome. Sono molto poche le notizie su quest'auto: secondo le parole di Kimberley, avrà un motore che garantirà una "forte immagine del marchio", e di certo non sarà un V12. La Lotus non ha bisogno di un V12 per raggiungere le performance che cerca, a detta del CEO. Il lavoro su questa futura sportiva, che al contrario della Eagle non lascerà alcuna concessione al lusso, si prospetta ancora lungo: l'auto sarebbe stata rimandata dallo stesso Kimberley in progettazione in quanto " non aveva il DNA Lotus, e non era fedele alla sua tradizione". Con un prezzo che si aggirerà intorno ai 120.000 euro, quest'auto costituirà una rivale di 911 Carrera S, R8 e Corvette.
Secondo alcune fonti però, Kimberley avrebbe ammesso che l'erede della Esprit non avrà il ruolo di ammiraglia Lotus: questo verrà ricoperto da un'auto ancora più sensazionale, in grado di competere ad armi pari con Ferrari e Lamborghini, che però non vedrà la luce prima del 2010.
Auguri, quindi, e buona fortuna a Lotus, nella speranza che questo marchio un po' speciale abbia un florido futuro e che continui a sfornare sportive genuine come ormai non se ne vedono più.

2 commenti:

Lord Markus ha detto...

Il mio amore per le Lotus è INFINITO, penso che sia inutile sottolinearlo ;-)

Anonimo ha detto...

....If U want go faster....add lightness !!!!
L O T U S