Ultimamente sempre più Case automobilistiche stanno scegliendo la strada della iniezione diretta della benzina, sia per le sempre più restrittive normative anti-inquinamento che per la maggiore efficienza che garantisce (maggior potenza con consumi inferiori). La Casa del Cavallino, finora, non ha mai adottato l'iniezione diretta sulle sue Rosse, e quindi ne sta sviluppando una adesso assieme alla Bosch, la quale ha anche collaborato con il Gruppo Volkswagen per lo sviluppo del sistema FSI (sigla che sta per Fuel Stratified Injection). Inoltre l'iniezione FSI si è rivelata vincente anche in pista, viste le vittorie ottenute dall'Audi con la sua R8 da corsa, dotata di un motore 3.6 V8 turbo FSI.
La particolarità dell'iniezione FSI è che inietta direttamente il carburante all'interno della camera di combustione, mediante un iniettore che è alimentato da una singola pompa per ogni cilindro e un condotto di tipo common-rail, il che permette al carburante di essere immesso a pressioni molto elevate, circa 110 bar.
Quando il motore è in condizioni di basso e medio carico, l'iniezione è del tipo stratificato, ovvero la benzina viene immessa durante la fase di compressione del cilindro. Questo crea uno strato di aria che si interpone tra la miscela aria/benzina e la superficie del cilindro, il che diminuisce il calore disperso ed aumenta quindi l'efficienza del motore.
In condizione di pieno carico, invece, la benzina viene iniettata in fase di aspirazione, permettendole di mescolarsi in modo ottimale con l'aria, permettendo quindi di ottenere valori di coppia e potenza massima più alti rispetto a un normale motore a iniezione indiretta, sempre utilizzando la stessa quantità di carburante.
Secondo quanto ha detto Roberto Fedeli, uno dei responsabili per lo sviluppo delle Ferrari stradali, quello dell'iniezione diretta è un punto di svolta paragonabile al passaggio dal carburatore all'iniezione elettronica. Essi stanno studiando il sistema FSI in quanto la Casa dei Quattro Anelli lo ha applicato su motori molto diversi tra loro, da lungo tempo e quindi è considerata esperta in materia. La Ferrari sta lavorando intensamente con Bosch, per arrivare a sviluppare una iniezione diretta che garantisca prestazioni degne di una Ferrari.
Si parla di un incremento di prestazioni nell'ordine del 10%, e una riduzione di emissioni del 40%. Con questo sistema, la produzione Ferrari dovrebbe essere in grado di diminuire le sue emissioni di CO2 dagli attuali 400 g/km fino a 250 g/km. Non è ancora abbastanza per rispettare le richieste dell'Unione Europea, però è già un passo avanti.
Questo sistema dovrebbe debuttare inizialmente sulla F430 nel 2009, per poi ampliarsi a tutta la gamma.
Per la cronaca, ci sono anche voci secondo le quali Ferrari stia sviluppando un sistema di trazione integrale inseribile, ovvero un sistema che dia una limitata quantità di coppia anche alle ruote anteriori in caso di perdita di aderenza delle posteriori.
fonte: www.autoblog.it
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