sabato 15 settembre 2007

I motori del futuro - Volkswagen











Il problema dell'inquinamento, così come l'ormai limitata quantità di petrolio a nostra disposizione, stanno spingendo molti produttori automobilistici a cercare nuove vie. Auto ibride, elettriche, a idrogeno, sono alcune delle vie esplorate dai ricercatori. Ma molte di queste hanno ancora bisogno di molto tempo per essere sviluppate (la propulsione a idrogeno), creano notevoli svantaggi per via dell'autonomia o tempi di rifornimento (propulsione elettrica), o sono ancora parzialmente dipendenti dal petrolio, oltre a non essere a volte così efficienti come promettono sulla carta (propulsione ibrida).
Molti costruttori, quindi, cercano altre strade, tra cui quella di aumentare l'efficienza dei loro propulsori e cercare carburanti alternativi, non derivati da combustibili fossili.
Uno di questi carburanti è il SunFuel ideato dalla Volkswagen, un gas liquefatto prodotto in laboratorio utilizzando le cosiddette "biomasse", ovvero scarti di lavorazione (principalmente del legno), rifiuti organici o coltivazioni specifiche; ma soprattutto è totalmente indipendente dal petrolio. Alcune sue proprietà possono essere modificate per poter adattarsi a particolari esigenze, e può essere usato anche nei motori tradizionali: in un moderno motore Diesel, con questo carburante si ridurrebbero del 30% le emissioni di particolato.
La VW ha sviluppato un motore ad hoc per questo carburante, attualmente montato su alcuni prototipi basati sulla monovolume Touran. Questo motore, denominato CCS (Combined Combustion System), costruito a partire dal 4 cilindri 2,0 litri TDI, unisce caratteristiche di un Diesel e quelle di un benzina. Infatti il rapporto di compressione è più basso rispetto al 2.0 TDI, mentre dai Diesel eredita l'autoaccensione, ovvero la combustione del carburante senza l'ausilio della candela classica a scintilla. Le candele convenzionali sono comunque presenti, ma entrano in funzione solo saltuariamente, in determinate condizioni di carico. Il motore è in grado di funzionare anche con la normale benzina, mantenendo comunque la caratteristica dell'accensione senza candele. Queste caratteristiche portano a un'abbattimento dei livelli di inquinamento rispetto a un normale motore: oltre all'assenza di polveri sottili, si nota la totale assenza di ossidi di azoto, rendendo quindi inutili il catalizzatore specifico e il filtro anti-particolato. L'energia persa attraverso i gas di scarico viene recuperata con un turbocompressore, mentre una parte di essi viene rimessa in circolo attraverso il sistema EGR.
A fianco ai motori CCS e al SunFuel, la VW sta testando anche le "fuel cells", ovvero auto elettriche dotate di generatori alimentati ad idrogeno. La Casa tedesca punta più sulle fuel cells ad alta temperatura, più costose rispetto a quelle a bassa temperatura ma più efficienti perché non disperdono energia sotto forma di calore. Tuttavia questa soluzione è più lontana, perché i costi di produzione sono ancora molto elevati.

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