giovedì 13 settembre 2007

R8, l'Audi che non ti aspetti

Nell'immaginario collettivo, le Audi sono sempre state auto ben costruite, solide e con ottimi interni, comode berline destinate a chi cerca un'auto di qualità. Ma dal punto di vista emozionale, sono da molti ritenute auto noiose, incapaci di regalare quel "piacere di guida" che invece viene attribuito ai vicini di Monaco. E non sono bastate le numerose vittorie sportive (rally, ALMS, Le Mans, DTM...), nemmeno le prestazionali vetture della serie RS a svecchiare l'immagine dei Quattro Anelli. Quanto è cambiato dalle mitiche Quattro da rally di vent'anni fa, dirà qualcuno.

Ma ora l'Audi ha deciso do voltare pagina: assieme alla razionalità, vuole portare un po' di emozione e piacere di guida nelle sue vetture. E infatti ecco qua, giusto in tempo per ricordare il DNA sportivo che l'Audi possiede dalla sua nascita, questa supercar a motore centrale. Si chiama R8, come l'auto con cui Audi dal 2000 ha collezionato vittorie alla 24 Ore di Le Mans, e che poi è stata sostituita dalla R10 TDI. Come l'R8 da corsa, utilizza l'iniezione diretta della benzina FSI. Costruita sulla base allungata della Lamborghini Gallardo (Audi è proprietaria di Lamborghini), ben presto sarà equipaggiata col mostruoso V10 biturbo che già si trova sotto il cofano della "megalomane" RS6. Ma per chi cerca una sportiva per poter apprezzare appieno un po' di sano piacere di guida, l'ottimo 8 cilindri a V aspirato di 4,2 litri, 4 valvole per cilindro, 420cv e 430Nm derivato dalla RS4 rappresenta la scelta perfetta. Rispetto alla RS4, in più, qui troviamo l'aspirazione modificata e la lubrificazione a carter secco, quindi baricentro più basso e guidabilità ancora migliore. Capace di girare molto in altro, sino a 8250 giri (il che significa allunghi mozzafiato), può essere accoppiato a un cambio robotizzato a 6 rapporti denominato R-tronic (altro non è che l'E-gear Lamborghini), oppure a un manuale sempre a 6 rapporti. Quest'ultimo sarebbe la scelta più azzeccata, sempre in ottica piacere di guida, anche perché porta con sé la stupenda ghiera ad H in alluminio, e inoltre l'R-tronic non è poi così veloce nelle cambiate. La scocca è interamente realizzata in allumino, secondo la tecnologia Audi Space Frame, il che permette di guadagnare in rigidità torsionale e risparmiare peso. La trazione è ovviamente integrale permanente quattro, però viene favorito il retrotreno (le ruote anteriori infatti possono ricevere dal 10 al 35% della coppia), come vuole la recente filosofia Audi. Ai puristi, inoltre, piacerà sapere che è dotata anche di differenziale posteriore autobloccante. A completare le varie primizie tecnologiche, oltre agli immancabili aiuti elettronici come ABS, ESP (completamente disattivabile) e controllo di trazione, ci sono due altre particolarità opzionali: una sono i freni in carbo-ceramica, molto più resistenti all'affaticamento, e l'altra è il controllo magnetico delle sospensioni, soluzione già utilizzata sulla TT ma anche su supercar ben più blasonate, come la Corvette C6 e la Ferrari 599 GTB. Queste sospensioni permettono una drastica riduzione del rollio (peraltro già molto contenuto) e la loro durezza può essere regolata manualmente. Lo sterzo poi, finora nota dolente per le Audi, qui è eccezionale: un po' pesantuccio in manovra, ma fuori città diventa diretto e comunicativo come pochi altri. Anche l'impianto frenante offre un ottimo feeling al pedale: bastano soli 34 metri per fermarsi da 100km/h, complici anche i grandi dischi da 380mm all'avantreno e 356mm al retrotreno. Il risultato, complice un motore con una curva di coppia abbastanza piatta e con un arco di utilizzo molto ampio, è una sportiva sorprendentemente equilibrata, tendente a un leggero sottosterzo ma anche capace di sovrasterzi facilmente controllabili. Senza dimenticare l'incredibile sound che il V8 emette dai 4 terminali di scarico... Le prestazioni sono di tutto rispetto: 301 km/h di velocità massima e 4,6 secondi per lo 0-100km/h, ma i numeri non bastano per descrivere quanto la R8 sia in grado di coinvolgere il pilota.

Parliamo ora della linea. La R8 si differenzia nettamente dalla Gallardo con cui condivide la base, e probabilmente assume un'immagine anche più esclusiva. Ispirata alla concept car Le Mans quattro presentata nel 2003, la R8 porta con sé la classica calandra singleframe Audi, ma ciò che la caratterizza di più nel frontale sono i fari. La loro particolarità sono le luci di posizione composte da 12 LED ciascuna, che formano una linea lungo tutto il faro, dall'effetto sicuramente spettacolare. Questo elemento si sta diffondendo su tutta la gamma Audi, a partire dalla coupè A5. Sulla fiancata si notano i rigonfiamenti all'altezza dei passaruota, che sovrastano le grandi ruote a sei razze, 8,5x18" all'avantreno (con gomme 235/40 R18) e 10,5x18" al retrotreno (con gomme 285/35 R18). Ma ciò che più attira l'attenzione sui fianchi sono i sideblades, ovvero delle "branchie" (in effetti celano le prese d'aria per il motore) situate dietro le portiere, che possono essere colorate in maniera diversa dalla carrozzeria (si possono anche avere in fibra di carbonio). Dietro, invece, fa bella mostra di il cofano motore in vetro che lascia ammirare il 4.2, sulla cui sommità capeggia la scritta "V8 FSI". Il vano motore può anche essere dotato a richiesta di alcuni LED che lo illuminano, lasciando ammirare l'8 cilindri anche di sera. Sempre nel vano motore, è possibile avere a richiesta la copertura in fibra di carbonio. Il posteriore è caratterizzato dai 4 terminali di scarico e dai grandi fanali, ovviamente a LED. Al loro interno sono composti da 2 elementi circolari schiacciati sulle sommità, un disegno molto simile a quello della Q7. In coda è anche presente uno spoiler retrattile. Vista d'insieme, è una vettura dalla linea armonica ma decisa, aggressiva ed elegante al tempo stesso, specie con i cerchi optional da 19", forgiati in alluminio a 5 razze sdoppiate.

Gli interni sono uno dei punti di forza di quest'auto. C'era da aspettarselo, visti i Quattro Anelli sul cofano... La plancia crea una piacevole sensazione avvolgente al pilota, con una linea continua che parte dalla base della portiera fino al tunnel centrale. A richiesta si possono avere gli interni completamente rivestiti in pelle, e gli inserti in fibra di carbonio. Sempre a richiesta si può avere lo spettacolare impianto Bang & Olufsen a 12 altoparlanti. Fa bella mostra di sé il volante a 3 razze con corona appiattita in basso, e un quadro strumenti a doppia goccia che racchiude 6 indicatori, dal design molto sportivo. sul cruscotto, orientato verso il guidatore, trovano posto i comandi del climatizzatore e dell'impianto audio/navigatore, controllati dal sistema MMI. Sul tunnel centrale, appena dietro la leva del cambio con la bellissima griglia ad H (nel caso del cambio manuale), sono collocati alcuni tasti, fra cui l'hazard, ESP, controllo delle sospensioni magnetiche e sensori di parcheggio.
Inutile aggiungere che, come da tradizione Audi, i materiali sono di primissima qualità e gli accoppiamenti sono pressoché perfetti, non lasciando nessuno spazio a critiche.
I sedili sono solo 2, dietro c'è solo un po' di spazio per sistemare giacche o piccole valigie, per aumentare un po' la capienza del piccolo bagagliaio anteriore, di soli 100 litri.

Ciò che sorprende di più di quest'auto è la sua doppia anima: comoda e confortevole, non richiede particolari sacrifici nell'utilizzo di tutti i giorni. Portata al limite, però, rivela la sua anima "cattiva", con un piacere di guida finora sconosciuto alle sportive di Ingolstadt, lasciando però al pilota la sensazione di totale controllo della vettura. Due anime, queste, molto simili a quella della sua diretta concorrente, nientedimeno che la Porsche 911. Certo come esclusività siamo certamente a un livello superiore con questa R8...
Come primo tentativo di supercar, l'Audi ha certamente fatto centro: ha costruito una sportiva certamente bella, equilibrata, ben bilanciata, capace di regalare emozioni forti ma non per questo poco funzionale, equipaggiata poi con un motore superlativo che al massimo avrebbe potuto avere un po' più di tiro ai bassi regimi, essendo un aspirato capace di girare molto in alto. Un difetto può essere il prezzo, non troppo elevato di per considerati i contenuti tecnici, il problema è che, come di consueto fra le Case tedesche, la dotazione di serie è molto scarna, e per equipaggiarla come si deve il prezzo lievita in modo non indifferente.Comunque le vendite parlano chiaro, questa R8 è molto apprezzata dagli appassionati, quindi non si può aggiungere altro, se non vivissimi complimenti ad Audi.


SCHEDA TECNICA
posizione motore: posteriore-centrale, longitudinale
cilindrata: 4163cc
num. cilindri: V8 di 90°
potenza max: 420cv a 7800 giri
coppia max: 430Nm da 4500 a 6000 giri
distribuzione: doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, fasatura variabile delle valvole su lato aspirazione e scarico
alimentazione: benzina, iniezione diretta FSI
lubrificazione: carter secco
trazione: integrale permanente quattro asimmetrica, con giunto viscoso e differenziale posteriore autobloccante
cambio: manuale o sequenziale robotizzato a 6 rapporti
sospensioni: anteriori e posteriori a ruote indipendenti con quadrilateri trasversali, Audi Magnetic Ride opzionale
pneumatici: 235/40 R18 ant., 285/35 R18 post.
freni: forati e autoventilanti, 380mm ant., 356mm post., freni in carbo-ceramica opzionali
dimensioni: lunghezza 4431mm, larghezza 1904mm, altezza 1252mm, passo 2650mm, carreggiate 1632mm (ant.) 1593mm (post.)
peso: 1565kg
serbatoio: 75 litri, 90 litri opzionale
velocità max: 301km/h
0-100km/h: 4,6sec
consumo: 13.6 litri/100km
emissioni CO2: 326 grammi/km

3 commenti:

raffaele ha detto...

complimenti per il post.ai spiegato benissimo tutte le doti di questa macchina, continua cosi, ciao ciao.

Francesco!!!!!! ha detto...

Giusè conciso ed esauriente nel curare ogni aspetto di questa supercar audi senza precedenti....Sei grande!!!!!!!!! A breve magari ci troviamo la "sorellina" nel nome, RS8.....Bravo davvero farai carriera magari su 4ruote...a proposito d anelli!

Anonimo ha detto...

Complimenti veramente..esauriente continua così che farai strada....che ne dici di un articolo come questo sul Q7 la mia audi preferita?!grazie Anthony (Antares)